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Questo articolo è stato pubblicato il 29 giugno 2012 alle ore 11:20.

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Il papa: il potere del male non prevarrà sulla ChiesaIl papa: il potere del male non prevarrà sulla Chiesa

«Le porte degli inferi non prevalebunt», cioè «il potere distruttivo del male» non vincerà sulla Chiesa, che ha «futuro» in quanto «fondata da Cristo». La promessa, spiega il Papa citando Geremia e il Vangelo, non riguarda l'esistenza personale dei papi, ma la Chiesa, «e si estende a tutti i tempi». «Nel Vangelo di oggi emerge con forza - ha detto il Papa nella omelia per la messa di San Pietro e Paolo. Viene alla mente - ha aggiunto - il racconto della vocazione del profeta Geremia, al quale il Signore, affidando la missione, disse «Ecco, oggi io faccio di te come una città fortificata». «Ti faranno guerra, ma non ti vinceranno, perchè io sono con te per salvartì». «In realtà, - ha spiegato il Papa davanti a 44 arcivescovi metropoliti nominati quest'anno - la promessa che Gesù fa a Pietro è ancora più grande di quelle fatte agli antichi profeti: questi, infatti, erano minacciati solo dai nemici umani, mentre Pietro dovrà essere difeso dalle «porte degli inferi, dal potere distruttivo del male. Geremia - ha commentato - riceve una promessa che riguarda lui come persona e il suo ministero profetico; Pietro viene rassicurato riguardo al futuro della Chiesa, della nuova comunità fondata da Gesù Cristo e che si estende a tutti i tempi, al di là dell'esistenza personale di Pietro stesso». L'espressione biblica legare e sciogliere «fa parte del linguaggio rabbinico e allude da un lato alle decisioni dottrinali, dall'altro al potere disciplinare, cioè alla facoltà di infliggere e di togliere la scomunica».

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