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Questo articolo è stato pubblicato il 30 giugno 2012 alle ore 08:10.

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Una notte di negoziati ha portato a un accordo salva-euro al vertice di Bruxelles. Italia e Spagna hanno ottenuto un uso più flessibile dei fondi europei, in funzione blocca-spread. Prende forma l'unione bancaria, con la supervisione affidata entro l'anno alla Bce e la ricapitalizzazione diretta delle banche con il fondo Esm. Via libera al piano crescita da 120 miliardi (1% del Pil Ue). Mario Draghi: risultati concreti. Mercati euforici: Borse in forte rialzo (Milano +6,59%), spread italiano e spagnolo in netto calo, con il BTp-Bund sceso da 468 a 426.

1 SCUDO ANTI-SPREAD
I fondi europei Efsf ed Esm potranno essere utilizzati in modo più flessibile per acquistare titoli pubblici sul mercato primario e secondario, senza condizioni aggiuntive per il Paese coinvolto.

2 UNIONE BANCARIA
La sorveglianza bancaria passerà alla Bce. Il fondo di stabilità finanziaria Esm potrà ricapitalizzare direttamente le banche, in base a una serie di condizioni.

3 UNIONE ECONOMICA
Entro l'anno il presidente del Consiglio Ue, Van Rompuy, presenterà una road map per rafforzare l'integrazione economica tra i Paesi membri e creare una unione di bilancio.

4 PACCHETTO CRESCITA
Il piano da 120 miliardi si basa su una ricapitalizzazione della Bei, nuovi project bond, un riorientamento dei fondi strutturali e un uso più efficiente del bilancio comunitario.

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