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Questo articolo è stato pubblicato il 30 giugno 2012 alle ore 10:30.
La road map
Lo scoglio è l'unione di bilancio, a fine anno le proposte definitive
Una relazione provvisoria a ottobre. E una definitiva entro la fine del 2012. È la tabella di marcia che il Consiglio europeo ha stabilito per mettere a punto proposte di consolidamento dell'Unione economica e monetaria. Un compito affidato al presidente del Consiglio, Herman Van Rompuy, in collaborazione con i presidenti della Commissione, José Manuel Barroso, dell'Eurogruppo, Jean-Claude Junker, e della Bce, Mario Draghi. Van Rompuy è l'estensore di una relazione sul futuro della zona euro, presentata al Consiglio e accolta in maniera non univoca dai capi di Stato e Governo riuniti a Bruxelles.
Quattro sono i pilastri previsti nel rapporto, condiviso con Barroso, Junker e Draghi: un quadro finanziario integrato da realizzare tramite l'unione bancaria; un quadro di bilancio integrato; un maggiore coordinamento delle politiche economiche; il rafforzamento della trasparenza nei processi decisionali. Sul primo aspetto, relativamente più facile da mettere in pratica, è stato trovato un accordo sul trasferimento alla Bce la vigilanza bancaria. Sugli altri tasselli, in particolare sull'unione di bilancio, il documento è volutamente più vago, a causa delle diverse sensibilità nazionali. Per fornire rassicurazioni alla Germania, viene ipotizzato un passo avanti sulla condivisione comunitaria dei poteri decisionali in materia di bilancio. E viene ventilata la nascita di un ministero del Tesoro europeo.
D'altro canto è tracciata la strada per arrivare a quelle emissioni di debito pubblico comune - si tratti di eurobill o eurobond - a cui la Germania rimane contraria. «In una prospettiva di medio termine - si legge nel testo - passi avanti verso l'introduzione di una responsabilità solidale sul debito pubblico possono essere presi in considerazione qualora esista un quadro solido per quanto riguarda la disciplina di bilancio e la competitività, in modo da evitare i rischi di azzardo morale e incoraggiare la responsabilità e l'osservanza delle regole». Ancora più vago il capitolo sul coordinamento delle politiche economiche, con un riferimento in particolare al mercato del lavoro e alle politiche fiscali. Di qui la decisione presa dal consiglio europeo di Bruxelles di affidare a Van Rompuy un supplemento di analisi, per stilare entro fine anno un pacchetto di misure più precise.
«A seguito di aperte discussioni, durante le quali sono state espresse diverse opinioni - si legge nelle conclusioni del vertice di Bruxelles - il presidente del Consiglio europeo è stato invitato a elaborare, in stretta collaborazione con il presidente della Commissione, il presidente dell'Eurogruppo e il presidente della Bce, una tabella di marcia specifica e circoscritta nel tempo per la realizzazione di un'autentica Unione economica e monetaria». Allo studio sia misure adottabili «nell'ambito dei trattati vigenti» sia interventi che «richiederebbero una loro modifica». Il tutto consultando regolarmente gli Stati membri. Con una deadline entro fine anno.
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