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Questo articolo è stato pubblicato il 02 luglio 2012 alle ore 15:22.

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Il presidente Michel Platini con Mario Balotelli, mentre il premier italiano Mario Monti lo applaude durante la cerimonia di premiazione di Uefa Euro 2012 (Ansa)Il presidente Michel Platini con Mario Balotelli, mentre il premier italiano Mario Monti lo applaude durante la cerimonia di premiazione di Uefa Euro 2012 (Ansa)

"Più domande che risposte": il Financial Times cita le parole del cantante Usa Johnny Nash per riassumere l'esito del vertice Ue di Bruxelles. Il summit, scrive Gavyn Davies nel suo blog, ha dato all'European Stability Mechanism "alcuni nuovi compiti, ma non nuovi soldi per adempiere questi compiti. E molti dettagli sono oscuri".

E' un vertice che cambierà la partita dell'eurozona – si domanda Davies - o, per dirla in termini calcistici, è solo un "Balotelli moment"? L'opinionista del Ft riconosce che il proposito di spezzare il circolo vizioso tra banche e debito sovrano potrebbe essere una svolta importante. Ma esprime anche il timore che, come spesso è accaduto in passato, "il diavolo si riveli nei dettagli".

In particolare, "è discutibile se ci siano condizioni per la ricapitalizzazione diretta da parte dell'eurozona delle banche spagnole che siano accettabili sia per il governo spagnolo che per il bundestag tedesco". E l'insufficienza dei fondi rimasti nell'Efsf/Esm "non è certo stata risolta".

Davies esamina quattro punti chiave sollevati dal summit.

1) La ricapitalizzazione diretta della banche da parte dell'Esm. Permette di addossare i costi della ricapitalizzazione delle banche in difficoltà sull'intera eurozona invece che su un singolo Paese. Secondo il commentatore del Ft, ciò potrebbe rappresentare un grande passo avanti verso la "mutualizzazione del debito". Il comunicato dice che ciò si potrà fare solo dopo l'istituzione del nuovo "supervisore" per le banche e che sarà preso in considerazione dal Consiglio europeo prima della fine dell'anno. Davies prevede dispute e rischi di scivolamento.

L'Esm – scrive – dovrà negoziare "condizioni precise" per ogni iniezione di fondi alle banche e queste condizioni di fatto determineranno la dimensione di ogni trasferimento di fondi tra Paesi. La Germania avrebbe un incentivo a spazzare via gli attuali azionisti e detentori di bond delle banche spagnole in modo da ottenere maggiore partecipazione al capitale per ogni euro speso in salvataggio. La Spagna avrebbe incentivi opposti. E qui c'è un potenziale contenzioso. Inoltre, la dichiarazione afferma che saranno poste "condizioni" per le iniezioni di fondi, comprese condizioni relative all'intera economia. Il punto è "misterioso" ma – argomenta Davies – potrebbe anche voler dire esigere condizioni dagli Stati sovrani, per esempio che l'Esm debba essere compensato se ci sono perdite sul capitale iniettato nelle banche spagnole. Ciò ovviamente eliminerebbe il principio di spezzare il legame tra crisi del debito sovrano e crisi bancaria. In ogni caso, secondo l'opinionista, la Germania sarà molto esigente nel fissare queste condizioni.

2) Seniority del debito. I mercati si sono entusiasmati, ma non si tratta di una novità. Il comunicato "riafferma" che l'apporto alle banche spagnole, fatto dall'Efsf e poi trasferito all'Esm, non avrà status prioritario rispetto ai detentori di debito privati.

3) Sostegno Esm per i mercati dei titoli pubblici spagnoli e italiani. Il paragrafo finale della dichiarazione - prosegue Davies – dà la "forte impressione che l'Esm in futuro sarà in grado di stabilizzare questi mercati dei bond in modo "flessibile ed efficiente". "Questa sembra essere una grande vittoria per Mario Monti, ma di fatto non contiene niente di diverso dallo status quo". Fin dall'anno scorso, sottolinea l'opinionista del Ft, l'Efsf/Esm ha il potere di acquistare debito sia sul mercato primario che secondario, su richiesta di uno Stato membro, il quale deve firmare un memorandum d'intesa che comporta condizioni meno onerose di un programma della troika. C'è anche una procedura d'emergenza, che può essere attivata dalla Bce. "E' sempre stato un po' oscuro se sia necessaria una richiesta scritta da parte di uno Stato membro". Il comunicato ricorda che nel memorandum devono essere scritte condizioni "e quindi il principio di base appare immutato". Un altro punto da tenere a mente, aggiunge, è che ogni acquisto di bond da parte dell'Esm potrebbe significare meno acquisti di bond da parte della Bce in base al Securities Market Programme. Il sostegno netto per i mercati dei titoli pubblici, in definitiva, potrebbe non aumentare molto.

4) La disponibilità di fondi per l'Esm. Davies ricorda la posizione della Germania: il ministro tedesco Schauble ha detto "enfaticamente" al Wall Street Journal che non ci sarà aumento della dimensione dell'Esm, posizione mantenuta durante il vertice. Per di più, la Merkel ha ripetutamente affermato che non ci sarà "finanziamento congiunto" del debito dell'eurozona prima che entri in vigore l'unione fiscale. "Di nuovo non c'è cambiamento di posizione", sostiene Davies, facendo notare che questa è la base dell'insistenza tedesca di non avere assunto debiti comuni extra come risultato del vertice.

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