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Questo articolo è stato pubblicato il 06 luglio 2012 alle ore 18:33.

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Nella foto il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, presenta alla stampa il nuovo assessore al welfare, Laura Rossi (a destranella foto. © www.comune.parma.it)Nella foto il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, presenta alla stampa il nuovo assessore al welfare, Laura Rossi (a destranella foto. © www.comune.parma.it)

A Parma completata la giunta a 5 Stelle, dopo 46 giorni, con brivido finale. La neo assessora al Welfare, Laura Rossi, 44 anni, presentata questa mattina risulta essere dipendente del Comune di Parma in aspettativa. Per questo motivo le opposizioni hanno trascorso la mattinata a verificare la possibile incompatibilità, ma Tuel (Testo unico enti locali) alla mano hanno preso atto che la nomina è possibile. «Certo, inopportuna. Se l'avessimo fatta noi ci avrebbero infilzato», mastica un politico del centrosinistra. Perché Laura Rossi era dipendente nel servizio sociale del Comune dal 2006. Aveva una posizione organizzativa nel settore adulti-minori, che le è stata tolta nel 2009. A suo giudizio «un demansionamento» immotivato e mobbizzante e per questo aveva fatto causa al Comune; il tutto si è risolto con una transazione amichevole nel maggio scorso, con il Comune che ha riconosciuto a Rossi 27mila euro. Ed ora si ritroverà a capo dei suoi ex-colleghi.

La neo assessora è originaria di Gallarate, laureatasi in psicologia a Padova, ha lavorato sempre in ambito sociale al Comune di Bologna e poi a Cervia prima di trasferirsi a Parma. Iscritta alla Cgil, della quale ha anche preso attivamente parte ad alcune manifestazioni ma non divenendo mai delegata sindacale, è valutata "competente" da chi lavora nei servizi. In conferenza stampa è stata laconica: per «le nuove azioni nel welfare» si dovrà fare i conti «con le risorse disponibili» che non abbondano e poi ripetendo il mantra dei "grillini": «Obiettivo la costruzione di un welfare partecipato che parta dal basso».

Curiosità: Rossi non ha presentato il curriculum per fare l'assessora. Per risolvere l'impasse del Welfare (il candidato prescelto da Pizzarotti, Fabio Fabbro presidente di Forum Solidarietà, Centro servizi del Volontariato, aveva chiesto tempo) i 5 Stelle hanno deciso di guardare alla struttura comunale, contattando alcuni dirigenti, da "promuovere" sul campo. A quanto pare prima della disponibilità di Laura Rossi vi sarebbe stato qualche garbato diniego.

Ieri, in un consiglio comunale dedicato a mozioni e interpellanze, vi è stato un vivace scambio di battute tra il consigliere del 5 Stelle, Lucio De Lorenzi che ha imputato la passata amministrazione di «sistema delinquenziale» e «rapinoso» additando quali responsabili gli attuali consiglieri di opposizioni Paolo Buzzi (Pdl), Giuseppe Pellacini (Udc), Roberto Ghiretti (civico) e Elvio Ubaldi (ex sindaco nei mandati precedenti) i quali hanno minacciato di rivolgersi alla magistratura per le accuse ricevute poiché non comprovate dai fatti.

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