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Questo articolo è stato pubblicato il 08 luglio 2012 alle ore 08:10.


ROMA
Il Governo tira un sospiro di sollievo e scongiura l'ipotesi di dover ritoccare le aliquote. L'Imu ha retto alle Cassandre e agli inviti alla disobbedienza fiscale rispettando le previsioni iniziali del Governo: incassare tra giugno e dicembre oltre 20 miliardi di euro. «La stima fatta dall'Economia sull'Imu - ha ricordato il sottosegretario Vieri Ceriani nel presentare ieri a Roma i dati ufficiali del primo acconto Imu - era di 9,7 miliardi di entrate entro giugno e 20,1 a dicembre». Previsione limate rispetto al Salva-Italia con gli sconti del Dl semplificazioni (-438 milioni) l'esenzione per i beni dei Comuni (-300 milioni) e per i terremotati dell'Emilia (-500 milioni).
«Ad oggi con la prima rata, scaduta il 18 giugno scorso, sono stati già incassati 9,551 miliardi, ed entro la fine dell'anno si raggiungeranno i 20,085 miliardi», ha precisato Ceriani ricordando che giornalmente si assiste a uno «sciame di versamenti». E con soddisfazione il sottosegretario all'Economia, accompagnato dal direttore del Dipartimento delle Finanze, Fabrizia Lapecorella (il braccio operativo sulle quantificazioni di gettito), ha potuto sottolineare che «l'obiettivo è stato centrato quindi - scherzando con i giornalisti – non c'è notizia».
I dati presentati ieri, ha aggiunto Ceriani, dimostrano che «nonostante le incitazioni alle rivolte e alla disobbedienza fiscale, è prevalso il grande senso di responsabilità di milioni di contribuenti, che hanno fatto quello che dovevano, nella consapevolezza della necessità di farlo. Talvolta forse vengono sottovalutati».
Il versamento è stato effettuato da circa 23,8 milioni di contribuenti su una platea potenziale di 25,5 milioni. In sostanza, come ha precisato Ceriani, solo il 4% dei contribuenti obbligati al pagamento è in fuga dall'Imu. E si tratta di un dato fisiologico che può essere attribuito «alla mancanza di liquidità, a soggetti falliti e ai classici evasori».
Perfettamente in linea con le attese è il dato dell'acconto Imu sull'abitazione principale che al 18 giugno si è attestato a 1,603 miliardi di euro. A dicembre dovrebbe raggiungere i 3,3 miliardi di euro stimati dall'Economia. A versare l'Imu sull'abitazione principale sono stati circa 16 milioni di contribuenti con un importo medio di versamento di 100 euro. Solo il 5,5% dei proprietari (circa 877.000 soggetti) ha spacchettato il pagamento in tre rate: una a giugno, la seconda sempre in acconto a settembre e il saldo a dicembre. Il tutto con un importo totale per singola rata pari a 91,2 milioni di euro.
Agli 1,6 miliardi versati per l'abitazione principale vanno aggiunti gli oltre 7,9 pagati dai contribuenti sugli altri immobili. A pagare sono sono stati 15,9 milioni. Particolare attenzione merita il dato sui fabbricati rurali. All'indomani dell'introduzione dell'Imu, ricorda Ceriani, gli agricoltori si affrettarono a sottolineare i rischi di un prelievo miliardario sui loro beni. A giugno, con l'acconto ridotto al 30%, l'Imu pagata dagli agricoltori è stata di soli 15,7 milioni di euro. A saldo potrà arrivare a 52 milioni. «È vero, ha sottolineato compiaciuto Ceriani, ci siamo sbagliati... ci aspettavamo un gettito di oltre 100 milioni». Dati che dimostrano, ha aggiunto, «che, così come per le paure manifestate dall'Ifel sul possibile buco di 2,5 miliardi di euro, non si può da un punto di vista metodologico prendere dei casi ed estrapolarli dall'universo senza prima aver elaborato un campione statistico significativo».
Il conto finale di dicembre, secondo il Mef si attesterebbe a 19,2 miliardi di euro. A questo importo occorre aggiungere la stima del gettito Imu che entrerà nei prossimi mesi: i fabbricati rurali da accatastare entro novembre che verseranno tutto con il saldo di dicembre (70 milioni); gli immobili fantasma (356 milioni); i contribuenti soggetti agli studi di settore che non hanno ancora pagato la prima rata e hanno rinviato anche fino al 20 agosto sfruttando le compensazioni (500 milioni). Al netto della percentuale fisiologica di chi non versa (circa un milione di contribuenti), circa 700.000 proprietari dovrebbero versare nei prossimi mesi un'imposta media di circa 700 euro. Il che fa salire la stima del gettito atteso a 20,085 miliardi.
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