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Questo articolo è stato pubblicato il 09 luglio 2012 alle ore 15:20.

In Gran Bretagna si è scatenata una caccia all'affare: la crisi dell'eurozona ha spinto al ribasso i prezzi delle case e molti "britannici dall'occhio d'aquila" si sono messi a cercare una casa in Italia, Francia, Spagna o Grecia. Lo ha segnalato il Sunday Times, citando i dati di siti web immobiliari che registrano un forte incremento sia delle proprietà in vendita che dei potenziali acquirenti.

La crisi del debito e le nuove misure d'austerità imposte da governi "disperati" – scrive Alexandra Goss - hanno spinto molti proprietari di case del Continente a vendere le loro proprietà. Risultato: i listini delle agenzie immobiliari sono stracolmi.
Primelocation.com, un sito frequentato all'85% da utenti britannici, fa sapere che il numero delle proprietà in vendita nell'eurozona è aumentato del 45% rispetto all'anno scorso.

Rightmove Overseas, un altro sito di ricerche immobiliari, aveva in vendita a fine maggio 3.979 case in Italia, il 66% in più rispetto all'anno precedente. La Francia, con 11.847 proprietà in vendita, ha avuto l'incremento maggiore, il 74% in più. La Spagna ha in termini assoluti il numero di case più alto, 17.453, un aumento del 68%. La Grecia, con 1.443 proprietà in listino, registra un aumento del 63%.
Lo "sbalorditivo" incremento delle case in vendita è dovuto, spiega il Times, "alle preoccupazioni per il potenziale crollo dell'eurozona e agli aumenti di tasse sui proprietari immobiliari in Grecia, in Italia, e ora in Francia".

Gli esperti consigliano ai proprietari di non lasciarsi prendere dal panico e di non prendere decisioni avventate, poiché – dice per esempio Simon Conn - "è un momento difficile per vendere, a causa del numero di proprietà sul mercato".
Sono però aumentati anche gli acquirenti, attirati dalla prospettiva di fare un buon affare. Secondo Rightmove, il numero di persone che cerca casa in Francia è quasi raddoppiato rispetto all'anno scorso, mentre c'è stato un aumento del 137% di chi cerca in Spagna.
Ha dato una spinta anche la sterlina, arrivata ai massimi da tre anni e mezzo.

Le tasse sulla casa possono essere un deterrente, ma fino a un certo punto. Per chi fosse interessato a unirsi alla schiera dei cercatori d'affari, Il Times riassume prezzi e tasse per ciascun Paese.
In Italia i prezzi sono scesi del 7,7% a livello nazionale rispetto all'inizio della crisi nel 2008, ma in zone come l'Umbria e la Toscana sono calati del 20%, secondo l'agenzia immobiliare Knight Frank. Una casa di campagna di tre stanze, con un po' di terreno, costa "appena 800.000 euro".

Sul punto dolente delle tasse, ora c'è l'Imu – che colpisce anche i cittadini britannici in Italia - e ci sono varie altre imposte che gravano sulle proprietà immobiliari, ma "non c'è tassa patrimoniale".
In Francia, i cambiamenti fiscali annunciati da François Hollande in Francia – osserva il Times - "possono scoraggiare qualcuno, ma gli agenti immobiliari dicono che i britannici vorranno sempre trasferirsi lì per la migliore qualità della vita e il buon clima".

I prezzi dì Oltralpe sono saliti dell'1,6% a livello nazionale dal 2008, ma sono scesi del 10% in belle zone del Sud della Francia, dove adesso si può comprare una villa di cinque stanze per 1,25 milioni di euro, rispetto a 1,5 milioni prima del crunch.
La Spagna, nonostante i suoi problemi, "non ha imposto nuove tasse particolarmente punitive per i proprietari esteri", secondo la Knight Frank. Ma non c'è garanzia che il governo spagnolo non alzi le tasse in futuro, aggiunge il Times.

I prezzi delle case spagnole sono crollati dal 2008, con lo scoppio della bolla immobiliare: il calo è stato del 21% a livello nazionale ed è arrivato fino al 65% sulla Costa del Sol.
In Grecia, è stata introdotta una nuova tassa sulla proprietà che peserà di circa mille euro sulla famiglia media. "Se la tassa non viene pagata, viene tagliata la corrente elettrica".

I prezzi delle case sono scesi del 19,6% dal 2008, secondo la Banca di Grecia. In alcune zone, come Cipro e Corfù, i ribassi sono arrivati al 50%. Qui ora anche gli inglesi vendono: Moneycorp, il broker valutario, ha registrato un aumento del 67% di clienti britannici che vendono proprietà greche. Tuttavia, secondo Primelocation, gli inglesi che vanno in pensione comprano ancora a Creta, dove i prezzi sono scesi dell'1-2% rispetto all'anno scorso.

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