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Questo articolo è stato pubblicato il 10 luglio 2012 alle ore 11:42.

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Prosegue il calo delle morti bianche e degli infortuni sul lavoro. Nel 2011 i decessi sono stati stimati in 920, con una diminuzione del 5,4% rispetto al dato definitivo del 2010 (già ridotto del 7,6% rispetto al 2009, quando gli infortuni furono 1.053). A ridursi sono pure gli infortuni, ha evidenziato il Rapporto annuale dell'Inail, presentato oggi alla Camera, assieme al presidente Gianfranco Fini e al ministro del Welfare, Elsa Fornero. Il ministro del Welfare ha evidenziato come quest'anno siano state implementate le verifiche per arginare il fenomeno allarmante degli infortuni. Nel mirino, in particolare, il settore edile dove i controlli degli ispettori si sono incentrati anche nella verifica della regolarita' dei rapporti di lavoro.

Napolitano: occorre superare le carenze per la tutela della sicurezza
Occorre «superare le carenze e le contraddizioni da tempo rilevate nelle azioni volte alla salvaguardia della salute dei lavoratori nella diffusione degli strumenti di sicurezza sui luoghi di lavoro». Così il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un messaggio inviato in occasione del rapporto annuale dell'Inail. «Una ulteriore riflessione - ha proseguito il Capo dello Stato - merita l'accertato tasso di crescita delle denunce per malattie professionali: un fenomeno che sta emergendo anche in virtù di una migliore sensibilizzazione sul tema e che merita la piùattenta vigilanza considerata la natura spesso silente di patologie fatali».

Lo scorso anni 725mila infortuni
Lo scorso anno sono stati denunciati circa 725mila infortuni, con una riduzione del 6,6% rispetto al 2010. I decrementi maggiori si sono avuti nel settore costruzioni (–14,7%) e trasporti (–11,3%). E va notato che i casi "definiti con indennizzo" sono stati il 66% del totale (e soltanto circa il 5% dei denunciati sono ancora in corso di definizione).

Aumentano gli incidenti mortali "in itinere"
Per due anni consecutivi quindi il numero di decessi è rimasto sotto la soglia "psicologica" dei mille casi (anche se per attendere i dati definitivi 2011 bisognerà aspettare il 31 ottobre - visto che per avere un caso mortale il decesso può avvenire entro 180 giorni dall'infortunio). In ogni caso, seppur con dati parziali, si può vedere come gli infortuni "in ambiente di lavoro" siano stati 450: con una sostanziale stabilità rispetto al 2010 (–0,4%) dove si era registrata una variazione di –2,6% rispetto al 2009; gli infortuni avvenuti "in strada" (in occasione di lavoro) sono stati 230: con una riduzione del 21,2% rispetto al 2010, che già riduceva del 5,8% il dato del 2009. Mentre gli infortuni "in itinere" sono stati 240, in aumento del 4,8% sul 2010.

Malattie professionali in aumento
Passando invece alle malattie professionali il rapporto Inail evidenzia come siano state più di 46mila con un aumento di quasi il 10% rispetto al 2010, e del 60% rispetto all'inizio dell'ultimo quinquennio. L'agricoltura - sebbene copra soltanto il 17% delle denunce - è un caso di attenzione: con un incremento di circa il 25% sul 2010 e con un numero di denunce quasi quintuplicato rispetto al 2007. "Sono andamenti che debbono essere valutati con attenzione, per inferirne le cause effettive e quindi ricavarne indicazioni utili per la gestione del fenomeno", ha evidenziato il commissario straordinario dell'Inail, Massimo De Felice, al debutto alla cerimonia di oggi, dopo la scomparsa a novembre scorso di Marco Fabio Sartori.

Controlli del rapporto assicurativo
Nel 2011, emerge ancora dal rapporto Inail, sono state controllate 21.201 aziende (il 63% del terziario, il 32% dell'industria): 18.145 sono risultate irregolari (l'85,59%). L'alta percentuale denota l'efficienza dei sistemi di scelta, della procedura c.d. di "business intelligence" che individua gli insiemi da controllare. Sono stati regolarizzati 48.716 lavoratori (nel 2010 erano stati 56.751), di cui 41.207 irregolari e 7.509 "in nero" (4.426 nel terziario, 2.675 nell'industria). I premi omessi accertati ammontano a quasi 57 milioni di euro, l'8,6% in più rispetto all'importo accertato nel 2010; i premi incassati a seguito dei verbali ispettivi ammontano a circa il 68% dell'importo accertato.

Incentivi per la sicurezza
Sul fronte infine degli incentivi per la sicurezza (bando 2010, scadenza 2013) il rapporto evidenzia come a conclusione della prima procedura valutativa "a sportello" (di tipo telematico), a gennaio 2011 l'Inail abbia finanziato 1.086 progetti di investimento proposti dalle imprese per migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro. Il finanziamento erogato è stato di 45 milioni di euro; 933 micro e piccole imprese hanno assorbito circa l'87% del totale erogato; l'importo medio finanziato è stato di 41mila euro. Nel dicembre 2011 è stato pubblicato il bando di concorso per un importo stanziato di 205 milioni di euro; la penultima fase della procedura valutativa si è conclusa alla fine di giugno: oltre 20 mila imprese hanno inviato via web il codice identificativo. Delle risorse che saranno stanziate con il bando 2012, circa 225 milioni di euro, il 35% - secondo quanto stabilito dal Consiglio
dei Ministri nel "Decreto sviluppo" recentemente approvato - sarà devoluto alla ricostruzione dei capannoni industriali e alla messa in sicurezza degli impianti danneggiati dal terremoto che ha colpito l'Emilia e le province della Lombardia e del Veneto. "È un segno di partecipazione a cui l'Inail tiene particolarmente", ha concluso De Felice.

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