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Questo articolo è stato pubblicato il 13 luglio 2012 alle ore 10:55.

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Giorgio Squinzi e Corrado Passera (LaPresse)Giorgio Squinzi e Corrado Passera (LaPresse)

«L'Italia e il nostro sistema manifatturiero sono molto più forti di quello che appare dalle valutazioni di Moody's». Così il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi a margine dell'assemblea dell'Ance ha risposto ai cronisti che gli chiedevano un commento al declassamento di Moody's dei titoli di Stato italiani. «Abbiamo bisogno di obiettività e non sempre le agenzie di rating sono obiettive», ha affermato il vicepresidente della Commissione Europea Antonio Tajani a margine dell'assemblea dell'Ance.

La diretta a cura di Giorgio Santilli

Squinzi: la recessione durerà tutto l'anno e il Pil calerà del 2,4%
«La recessione durerà per tutto l'anno in corso - ha sottolineato Giorgio Squinzi, leader degli industriali, parlando all'assemblea Ance - e il Pil calerà del 2,4 per cento. Nel 2013 non vedremo una ripartenza forte, ma la discesa secondo i nostri studi dovrebbe limitarsi allo 0,3%. Il debito pubblico rimarrà importante e arriverà, quest'anno e nel 2013, a sfiorare il 126 per cento». Se non ci sarà l'aumento dell'Iva, per il prossimo anno é previsto un 0,24% di Pil aggiuntivo, ha detto il presidente di Confindustria, sottolineando che ciò comporterà anche investimenti aggiuntivi dello 0,51% e consumi delle famiglie per uno 0,67% in più.

Squinzi: inaccettabile mettere in discussione l'euro
«Considero inaccettabile mettere in discussione l'euro», ha sottolineato il leader degli industriali, Giorgio Squinzi. «L'euro deve farcela - ha detto - ma ne vanno rafforzate le fondamenta». Dobbiamo riconoscere al governo, ha affermato Squinzi, «di essersi assunto sulle proprie spalle l'impegno ad avviare un nuovo corso». Il rigore nei conti pubblici resta
necessario «ma sulla crescita occorre fare di più». Squinzi ha anche espresso apprezzamento per la spending review, «un'importante riforma - l'ha definita - che darà buoni risultati» e che rappresenta «un primo gradino» verso l'efficienza della spesa pubblica. Le scelte ''disorientanti''
di alcuni stati membri, ha detto il leader degli industriali, «'in particolare la Germania» rischiano di «'vanificare» il lavoro di queste settimane.

Passera: la Tav Torino-Lione va avanti
Aprendo il suo intervento sottolinea che «sono mesi difficili, sono stati anche più difficili del previsto. In questo periodo tutto quello che poteva succedere di negativo è successo». Il ministro, comunque, assicura: «abbiamo fatto tutto quello che potevamo fare». Conferma che la Tav Torino-Lione si farà. «Ho parlato con il ministro francese che mi ha confermato che non c'è nessuna intenzione di modificare il progetto della Torino-Lione». Parlando del declassamento di Moody's dice che «è un giudizio del tutto ingiustificato e anzi fuorviante».

Buzzetti

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