Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 14 luglio 2012 alle ore 08:17.

My24


ROMA
Tutto era pronto per la prima uscita da candidato premier di Silvio Berlusconi. Il Cavaliere all'ultimo minuto ha invece dato forfait, rinviando ad altra data il momento della sua consacrazione. È toccato ad Angelino Alfano ancora una volta farne le veci. «Porto i saluti del presidente Berlusconi, che questo pomeriggio é stato trattenuto da un impegno», ha detto il segretario, parlando al convegno dei cristiano riformisti. L'impegno è stato poi sostituito, da un «motivi di sicurezza» attribuito alla presenza di una manifestazione di protesta di una decina di libici che da ore sostavano davanti all'hotel che ospitava il convegno.
Qualcuno più maliziosamente sospetta che invece Berlusconi abbia preferito evitare che la sua ridiscesa in campo fosse accompagnata da una carrellata di video su una platea dove a spiccare erano soprattutto gli ultrasessantenni di un centro anziani di Fiumicino, fatti affluire alla convention e in parte ignari dell'evento al quale stavano per assistere.
Quale che sia la ragione, Berlusconi adesso sta studiando luogo e momento in cui fare la sua apparizione. Parte non ininfluente lo avranno i sondaggi che il Cavaliere ha commissionato per saggiare come sia stata presa la notizia del suo ritorno. Al momento regna l'incertezza. E non tanto perché Ipr marketing attribuisce a Berlusconi lo stesso appeal di Alfano, quanto perchè non c'è alcuna chiarezza sulla linea politica e sulle conseguenze che il ritorno del Cavaliere avrà sul partito. L'ex premier vuole infatti allontanare il più possibile da sé l'immagine del Pdl. Un fedelissimo sostiene che proprio per questo la manifestazione con cui annuncerà pubblicamente il ritorno dovrà essere vista come la nascita di «un nuovo movimento, un po' come fu Forza Italia». Sarà lì che volerà l'aquilone, il simbolo del nuovo partito?
Voci, sempre voci. Come quelle che hanno accompagnato Angelino Alfano e la sua reazione all'annuncio di Berlusconi. Certo il segretario del Pdl (che all'incontro con il centro anziani non ha potuto sottrarsi) non deve aver gioito nel vedersi descritto «in lacrime» dal sedicente consulente del Cavaliere (carica seccamente smentita da Palazzo Grazioli), tale Diego Volpi Pasini, intervistato da La zanzara su Radio24. Su di lui E non a caso sono intervenuti anche Fabrizio Cicchitto e Maurizio Gasparri, i due capigruppo, contro i «pagliacci che non hanno incarichi» e le «liste e listarelle di personaggi in cerca d'autore». Il Pdl infatti è nel caos. Alfano continua a ripetere di essere contento della ricandidatura del Cavaliere, che è stato tra quelli che glielo hanno proposto e che resterà al suo fianco. Ora tocca a Berlusconi. Ma l'ex premier deve stare ben attento alle prossime mosse. Tant'è che c'è chi sostiene tra i dirigenti (veri) che «al momento non c'è nulla di definitivo», che Berlusconi «sta ancora valutando». Ci prepariamo all'ennesimo colpo di scena? Con il Cavaliere nulla è scontato. Anche perché in ballo non c'è solo il suo desiderio di ritornare alla ribalta ma anche gli effetti che questa scelta potrebbe provocare. In primis sulle sue aziende, già alle prese con una situazione non facile.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Shopping24

Dai nostri archivi