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Questo articolo è stato pubblicato il 15 luglio 2012 alle ore 08:12.

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LONDRA - Scenario da incubo per gli organizzatori delle Olimpiadi di Londra, che a meno di due settimane dall'inizio dei Giochi si sono accorti che il problema sicurezza e stato sottovalutato. G4S, la società privata che aveva ottenuto la commessa da 284 milioni di sterline, ha ammesso ieri di non essere in grado di fornire tutte e diecimila le guardie di sicurezza necessarie per garantire gli oltre cento eventi olimpici. Il Governo ha dovuto reclutare in tutta fretta 3.500 soldati che faranno i controlli al posto delle guardie.

Nick Buckles, l'amministratore delegato di G4S, ieri si è scusato per gli errori commessi, ammettendo di essersi reso conto solo pochi giorni fa che la sua società non sarebbe stata in grado di rispettare gli impegni presi e fornire il numero di guardie concordato. Le procedure di selezione, controllo e addestramento del personale necessario si sono rivelate più complesse del previsto, ha detto Buckles, e i tempi sono stati «troppo stretti». Oltre 110mila persone hanno fatto domanda di impiego e 50mila sono state ammesse a un colloquio.

Sulla questione è intervenuto il premier David Cameron per precisare che sarà G4S a sostenere i costi dell'addestramento e dispiegamento dei 3.500 soldati aggiuntivi: si parla di un conto tra i 30 e i 50 milioni di sterline per la società, che ha ricavi annuali di 7,5 miliardi di sterline. Buckles è stato convocato dalla commissione parlamentare conti pubblici e verrà interrogato martedì su come G4S, la più grande nel campo della sicurezza a livello globale e il secondo datore di lavoro al mondo dopo l'americana Wal-Mart, possa avere cosí clamorosamente sbagliato i calcoli.

Non è la prima volta che gli organizzatori hanno sottostimato i costi della sicurezza olimpica: la previsione iniziale era di duemila guardie e il budget era di 86 milioni di sterline, che poi l'anno scorso è stato più che triplicato a 284 milioni.

Ora è polemica sull'incapacità della London Organising Committee (Locog) di prevedere la complessità dell'operazione sicurezza. Nel mirino anche la scelta di affidare la gestione della sicurezza a una società privata che ora si è rivelata nella migliore delle ipotesi carente, senza monitorare la sua capacità di rispettare gli impegni presi.

La commissione parlamentare conti pubblici, infine, ha criticato la decisione di Locog di tenere nascosto il problema finora, mentre l'opposizione laburista ha chiesto precise garanzie che la sicurezza dei Giochi non sia stata compromessa.

Lord Sebastian Coe, presidente di Locog, ha negato che l'organizzazione delle Olimpiadi sia in stato di crisi: «È un progetto che dura sette anni e ogni giorno è una nuova sfida, - ha dichiarato. - Non crediate che sia una passeggiata. Se fosse facile ci proverebbero tutti».

I 3.500 soldati che ora saranno addestrati in extremis per fare i controlli di sicurezza durante i Giochi si aggiungono ai 7.500 già messi a disposizione dal ministero dell'Interno, oltre a migliaia di poliziotti e un numero imprecisato di artificieri. Tra guardie private e soldati saranno 17mila i professionisti impegnati nella sicurezza, quasi il doppio dei 9.500 militari britannici attualmente in servizio in Afghanistan.

Ieri mattina sono entrate in vigore restrizioni al volo che dureranno per un mese, fino alla conclusione delle Olimpiadi. La "zona proibita" agli aerei privati è un corridoio largo circa 48 chilometri nei cieli della capitale da Heathrow a ovest al Parco Olimpico ad est, che verrà pattugliato dagli aerei militari ma che non incide sulle rotte abituali dei velivoli di linea. La Royal Air Force ha avvertito di essere pronta ad usare la «forza letale» per contrastare eventuali minacce ai Giochi Olimpici, nella «peggiore delle ipotesi» i velivoli nemici saranno abbattuti. In standby, pronti ad essere utilizzati in caso di necessità, ci sono i caccia Typhoon e gli elicotteri Sea King.

Londra era in festa il 6 luglio 2005, giorno dell'annuncio che la capitale britannica era stata scelta come sede per le Olimpiadi 2012, battendo Parigi che era la favorita.

Nessuno però può dimenticare che il giorno dopo quattro estremisti islamici, tutti cittadini britannici, si erano fatti saltare in aria nella metropolitana e su un autobus, uccidendo 52 persone e ferendone centinaia. Il timore di un altro attentato terroristico è quindi nell'aria e Londra è in stato di massima allerta in vista dei Giochi. L'operazione di sicurezza è la più imponente mai organizzata in Gran Bretagna in tempo di pace.

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