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Questo articolo è stato pubblicato il 25 luglio 2012 alle ore 06:40.

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BAKU. Dal nostro inviato
Se le parole del ministro azero dell'Energia dovessero essere confermate dai vertici di Socar - la compagnia petrolifera nazionale dell'Azerbaijan - si tratterebbe di una svolta nella partita del Corridoio Sud, il progetto per trasportare il gas naturale del Mar Caspio ai mercati europei riducendo la dipendenza dal gas russo.
A colloquio con il Sole 24 Ore, il ministro azero dell'Energia, Natig Aliyev, è stato chiaro: il grande favorito è Nabucco Ovest, l'ultima e ridotta edizione del progetto appoggiato dall'Unione europea. «Ritengo – ha spiegato Aliyev - che Nabucco Ovest sia il migliore, sotto tutti gli aspetti. È stato disegnato per avere un diametro superiore e quindi una capacità di trasporto superiore. È voluto e sostenuto dalla Ue. Ha la capacità di rifornire il mercato del Sud-Est europeo e dell'Europa centrale. Un mercato più affidabile. Nabucco Ovest ha più chance di vincere». Nel consorzio figurano l'austriaca Omv, la tedesca Rwe e l'ungherese Mol.
L'ultima e ufficiale parola spetterà a Socar, ma le parole di Aliyev sono un boccone indigesto per l'altro progetto rimasto in gara: il Trans adriatic pipeline, (Tap), il gasdotto ideato per trasportare il gas azero dal maxi-giacimento di Shah Deniz alle coste italiane passando per Grecia e Albania. Progetto che aveva suscitato grande interesse da parte degli azeri, guidato dalla svizzera Egl con la partecipazione della tedesca E.on e della norvegese Statoil ma a cui nei giorni scorsi anche l'italiana Enel aveva annunciato di essere interessata a partecipare.
Aliyev ha così argomentato la sua opinione a favore di Nabucco Ovest: «Non c'è molta certezza sulla tratta italiana mentre il mercato greco non è affidabile».
Il gas del giacimento di Shah Deniz II, il cui consorzio è guidato dalla britannica Bp, ma in cui figura anche Statoil, dovrebbe entrare in funzione nel 2018 e a pieno regime produrrà 16 miliardi di metri cubi di gas l'anno. Nessuna indicazione, invece, sulla data in cui verrà annunciato il vincitore. Si era parlato della prima metà del 2013. Ma non sono esclusi colpi di scena. La partita è alle battute finali. Baku e Istanbul hanno appena firmato l'accordo per il gasdotto Trans-Anatolian pipeline (TAnaP), che dovrebbe essere terminato nel 2016. Un progetto da 7 miliardi di euro che fornirà alla Turchia 6 dei 16 miliardi di metri cubi l'anno di Shah Deniz e che poi proseguirà verso l'Europa. Alcuni mesi fa, quando i progetti in corsa erano diversi, Tap era stato preferito a Itgi (interconnettore Turchia-Grecia-Italia), promosso da Edison e dalle greche Depa e Desfa. L'Italia, secondo importatore netto di gas in Europa, ha un interesse strategico nel Corridoio Sud. Ricevere il gas del Caspio significherebbe affrancarsi dalla dipendenza da Algeria e Russia - che oggi soddisfano quasi il 50% dei consumi italiani - e divenire uno snodo cruciale per il transito verso i mercati dell'Europa centro-occidentale.
L'originario progetto del Nabucco, ideato per trasportare 32 miliardi di metri cubi, era mal visto dalla Russia, che aveva lanciato l'alternativo South Stream, il gasdotto che dovrebbe trasportare il gas russo attraverso il Mar Nero direttamente in Europa.
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3.300 Km
Dal Caspio all'Europa centrale
La lunghezza del gasdotto Nabucco che parte dall'Azerbaijan
32 miliardi
La capacità
La capacità di trasporto, in metri cubi, dell'originario progetto del gasdotto Nabucco
16 miliardi
Il gas a regime
I metri cubi all'anno prodotti, a regime, dal giacimento Shah Deniz II che dovrebbe entrare in funzione nel 2018

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