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Questo articolo è stato pubblicato il 25 luglio 2012 alle ore 13:47.

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Innovare per superare la crisi e far ripartire l'economia. Quello che è un comandamento della teoria economica ha in Italia venti esempi concreti cui è stato assegnato oggi il premio «Imprese per l'innovazione», giunto ormai alla quinta edizione, promosso da Confindustria con il contributo della Fondazione Mai e la collaborazione dell'Associazione Premio Qualità Italia. Caratteristica comune delle imprese vincitrici, «l'aver valorizzato e diffuso la cultura dell'innovazione e dell'eccellenza per la competitività e lo sviluppo del sistema paese».

Expo 2015, nuova menzione speciale
Delle 20 aziende vincitrici, tre ricevono l'Award (Cosberg, Sapio Produzione Idrogeno Ossigeno, Vhit); quattro il Prize (Aquafil, Carlsberg Italia , Elica, Walter Tosto); otto la Menzione speciale (Cometa, Exprivia, Giletta, Gruppo Pragma, Joint Engineering, S.E.I.C., Tec. Inn., Tt Tecnosistemi); cinque si classificano finaliste (Bellini, Home, Iacobucci Hf Electronics, Opus Automazione, System House Srl). Novità di questa edizione, la Menzione speciale per Expo 2015 a Elica e Carlsberg Italia.

Bracco (Confindustria): porre la R&I al centro dello sviluppo
Per Diana Bracco, vicepresidente di Confindustria per Ricerca e Innovazione, «questo riconoscimento permette di individuare i tanti casi di successo che ci sono nel nostro paese. Non possiamo continuare a vedere la Ricerca e Innovazione come qualcosa di episodico: per tornare a crescere è essenziale che vengano messe al centro di un programma di sviluppo del Paese». «Chiunque di noi giri per l'Italia - fa notare ancora Bracco - si rende conto che vi è una ricchezza incredibile di imprese che hanno fatto dell'innovazione la propria bandiera affermandosi a livello internazionale. Due asset prioritari per la crescita: il manifatturiero e la Ricerca e Innovazione. Siamo in un momento topico, vi sono le condizioni per fare un intervento complessivo che determini un salto di qualità».

Bonomi (Apqi): partecipazione evidenzia volontà di ripartire
Secondo il vicepresidente per le Reti di impresa di Confindustria e presidente di Apqi, Aldo Bonomi, «l'ampia partecipazione di imprese a questo Premio è un chiaro segno che in Italia la volontà di ripartire è forte e che l'innovazione rappresenta uno dei drive fondamentali per garantire la crescita. Innovazione, ricerca, qualità ed efficienza - conclude Bonomi - sono le parole d'ordine per ritornare a crescere e le condizioni fondamentali da rispettare per reagire, tutti insieme, alla crisi che stiamo attraversando».

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