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Questo articolo è stato pubblicato il 27 luglio 2012 alle ore 17:36.

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Volkswagen ha lanciato una guerra dei prezzi? «Non è vero! anzi: sul mercato tedesco è proprio Fiat, insieme a Opel, a praticare gli sconti più elevati». A rispondere così alle accuse di Sergio Marchionne è il professor Ferdinand Dudenhoeffer, del Center for Automotive Research (CAR) dell'Università di Duisburg-Essen, uno dei maggiori esperti del mercato dell'auto tedesco. Quel che più preoccupa, secondo il professore, è che «i ribassi e le autoimmatricolazioni (i cosiddetti chilometri zero) hanno raggiunto in Germania livelli record, e questo indica che anche da noi nei prossimi mesi arriverà la recessione».

Germania a forza di sconti...
Chi è il più aggressivo con gli sconti in Germania? «Fiat è sicuramente più aggressiva di Volkswagen. I ribassi sulla Punto, per esempio, possono arrivare al 31 per cento. Molto aggressiva è anche Opel, che offre il 31% sulla Corsa e il 35% su un modello relativamente nuovo come l'Astra. Anche sui chilometri zero Opel guida la classifica, con il 35% delle immatricolazioni. Peugeot è invece più moderata». «È vero – dice il professore – che Volkswagen è diventata decisamente più aggressiva di recente, ma è una reazione alla politica dei concorrenti». In Germania alcuni dealer Vw offrono la piccola Up! lanciata quest'anno a un prezzo che può scendere fino a 8.000 euro (in Italia si trova a prezzi di poco superiori).

E di chilometri zero
Nei chilometri zero, tra le marche tedesche Opel e Ford hanno raggiunto a giugno il 35%, mentre le altre (Audi, Bmw, Mercedes e Vw) erano tra il 24 e il 27 per cento. Un'altra delle novità dello studio CAR è che sconti e chilometri zero si sono estesi in Germania ai segmenti più alti del mercato, che finora erano rimasti relativamente al riparo: per auto di superlusso come l'Audi A8 o la Porsche Panamera il numero di "finte immatricolazioni" arriva al 50 per cento.

«Il problema di Marchionne è la carenza di novità».
Tornando alle affermazioni di Marchionne, Dudenhoeffer sostiene che «Volkswagen non ha nessun interesse a una guerra dei prezzi: i concorrenti in difficoltà verranno ancora più indeboliti dalla crisi, e il vero attacco da Wolfsburg arriverà con i nuovi modelli». Per esempio la nuova Golf, che verrà presentata al Salone di Parigi di settembre. Secondo l'esperto tedesco «sono proprio i prodotti il problema di Marchionne: ha tagliato gli investimenti e così deve fare sconti elevati per riuscire a vendere». La situazione è destinata secondo Dudenhoeffer ad aggravarsi con la crisi: i produttori più deboli rimarranno in passivo e non avranno soldi da investire, rimanendo esposti alla concorrenza di Vw ma anche dei coreani. Poche speranze, a detta del professore, che la Ue venga in aiuto di Marchionne: «Ancor prima di discutere se sia giusto o meno, in ogni caso non ci sono soldi in cassa».

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