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Questo articolo è stato pubblicato il 26 luglio 2012 alle ore 13:32.

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«Quando è iniziata questa vicenda sia a Cremona che alla Procura federale ci sono stati scenari molto gravi - ha dichiarato poco fa a Tgcom24 Antonio De Renzis, uno dei tre avvocati che hanno seguito la vicenda extrasportiva di Antonio Conte -. A Cremona, come il procuratore Di Martino ha affermato, lo scenario si è ridimensionato e credo andremo incontro a un'archiviazione. Per quanto riguarda la Procura federale, adesso vediamo che si tratta di omessa denuncia e non illecito. Abbiamo ridimensionato il quadro. Credo che l'attività svolta nel periodo d'indagini abbia contribuito nel delineare e ridimensionare l'ipotetica responsabilità del signor Antonio Conte».
A proposito dell'ipotesi patteggiamento, il legale aggiunge: «Un avvocato previdente non esclude niente a priori perché deve valutare le situazioni in cui si deve muovere. Il patteggiamento nella giustizia penale è una cosa, nella giustizia sportiva un'altra. L'ipotesi non viene fatta dalla difesa e da Antonio Conte, io non posso dire se ci sarà o meno. Abbiamo definito il primo step ridimensionando l'ipotesi accusatoria, poi velluteremo come muoverci. Tutti hanno sempre detto che il processo sportivo è un processo con l'inversione dell'onere della prova, dove l'incolpato deve dimostrare che l'incolpante dice delle bugie. Se noi non intendiamo il patteggiamento in maniera diversa, allora non c'è onestà intellettuale. Per il momento prendiamo con serenità il ridimensionamento delle ipotesi accusatorie».

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