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Questo articolo è stato pubblicato il 27 luglio 2012 alle ore 10:25.

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Anche Alberto Perego, amico e coinquilino di Roberto Formigoni nella residenza milanese dei Memores Domini, è indagato per concorso in corruzione nell'inchiesta sui 70 milioni di euro che sarebbero stati distratti dalla Fondazione Maugeri di Pavia. Il nome di Perego figura nell'invito a comparire notificato martedì al presidente della Regione Lombardia insieme all'avviso di garanzia.

Formigoni è indagato dal 14 giugno per corruzione aggravata dalla transnazionalità per aver fatto approvare 15 delibere regionali che concedevano per 200 milioni alla Fondazione Maugeri tra il 2001 e il 2011. L'interrogatorio di Formigoni non avverrà però sabato, come era previsto dall'invito a comparire. Molto probabilmente l'incontro con i magistrati sarà fissato per la prossima settimana. «Formigoni si presenterà, ma non sabato, e risponderà alle domande», ha precisato ieri il suo legale, l'avvocato Salvatore Stivala, dopo un incontro con il procuratore aggiunto Francesco Greco e i sostituti procuratori Laura Pedio e Antonio Pastore.
Secondo la procura le "utilità" di cui avrebbe goduto Formigoni (e che rappresenterebbero il prezzo della corruzione) si aggirerebbero sui 7,8 milioni di euro, cifra che è stata ricalcolata al ribasso rispetto all'informativa della polizia giudiziaria che parlava di circa 9 milioni di euro. La cifra spesa per i tre yacht messi a disposizione del governatore si aggira attorno ai 4 milioni e mezzo.

Ci sono poi 600mila euro versati per la campagna elettorale di due anni fa, 500mila euro per cene, eventi e incontri in locali a cinque stelle, 800mila euro per le vacanze ai Caraibi, tra soggiorni e viaggi aerei, e circa 70mila euro per i meeting di Comunione e Liberazione a Rimini.
Infine, la villa acquistata da Perego in Sardegna. A vendergliela per 3 milioni di euro è stato il mediatore d'affari Pierangelo Daccò. Secondo le perizie chieste dalla procura, però, quella villa aveva un valore di mercato di 4,3 milioni di euro. La vendita sarebbe dunque avvenuta con uno sconto di 1,3 milioni. Formigoni, inoltre, avrebbe prestato a Perego 1,1 milioni di euro e ora la procura ha avviato accertamenti sui conti bancari del governatore.

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