Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 27 luglio 2012 alle ore 15:40.

My24

FRANCOFORTE. Il Governo tedesco sostiene la posizione del presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi, mentre la Bundesbank ribadisce la sua opposizione agli acquisti di titoli del debito pubblico dei Paesi dell'eurozona da parte della Bce.

Corto circuito fra Berlino e Francoforte? Non proprio. Al Governo, per bocca dei portavoce del cancelliere Angela Merkel e del ministro delle Finanze Wolfgang Schäuble interessa soprattutto confermare il messaggio politico: fare tutto il necessario per salvare l'euro. E Berlino, che ribadisce di rispettare l'indipendenza della Bce, sostiene di voler fare la propria parte in questo salvataggio, anche negli ultimi anni è apparso sempre un partner riluttante.

La Bundesbank invece entra nel dettaglio tecnico: se "fare di tutto" significa anche riprendere gli acquisti di titoli, sospesi ormai da 19 settimane, non è d'accordo, come ha detto più volte in passato (vedi articolo del Sole di oggi "Il difficile equilibrio con la fedeltà al mandato"). Il dissenso del giorno dopo da parte della Banca centrale tedesca sulle posizioni della Bce sta diventando ormai di routine. Però siamo lontani dagli scontri, proprio su questo punto, con il predecessore di Draghi, Jean-Claude Trichet, che di fatto costrinsero alle dimissioni il presidente della Buba, Axel Weber, e il membro tedesco del consiglio dell'Eurotower, Juergen Stark. Oggi, nella consapevolezza che comunque in consiglio la Bundesbank dispone di un solo voto e di pochi alleati, l'opposizione sembra fatta più che altro a beneficio dell'opinione pubblica tedesca, di fronte alla quale la Banca vuole ribadire il suo ruolo di guardiano della moneta.

Anche perché si profila, come ha riferito per primo Il Sole 24 Ore di ieri (si veda "Piano anti-spread: l'Europa pronta ad agire"), un intervento anti-spread in cui la Bce dovrebbe fare solo da apripista ai fondi salva-Stati Efsf e Esm, piano ripreso oggi dal quotidiano francese "Le Monde". Ne hanno parlato al telefono nel primo pomeriggio la signora Merkel e il presidente francese, François Hollande. «Germania e Francia sono decise a fare tutto per proteggere l'eurozona», recita il comunicato congiunto. Ora è attesa solo la richiesta della Spagna per mettere in moto il meccanismo.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi