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Questo articolo è stato pubblicato il 27 luglio 2012 alle ore 18:51.

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Primo confronto tra i vertici della Banca Popolare di Milano e i sindacati aziendali sul piano industriale 2012-2015, che prevede tra le altre cose 700 esuberi. Ieri, infatti, il consigliere delegato Piero Montani ha presentato il piano all'intersindacale. I vertici, secondo quanto risulta a Radiocor, stanno ora lavorando all'informativa che dovrà essere inviata ai sindacati e all'Abi per l'avvio formale delle trattative. L'intenzione è di far partire la procedure nella settimana del 6 agosto, anche se i negoziati formali (e quindi la decorrenza dei termini per il negoziato) potrebbero partire più avanti, dal 20 agosto.

Intanto prende sempre più forma la nuova Bpm targata Andrea Bonomi e Piero Montani. Oggi il consigliere delegato ha inviato a tutti i dipendenti una disposizione organizzativa che ridefinisce l'organigramma della capogruppo in linea con quanto previsto dal nuovo piano industriale. «In data 24 luglio 2012 - scrive Montani nel documento, consultato da Radiocor - il consiglio di gestione ha approvato il piano industriale 2012-2015 e il nuovo organigramma di gruppo, attribuendo a ciascuna struttura la responsabilità di assicurare un'adeguata azione di governo e di indirizzo della capogruppo e delle società del gruppo e il costante coordinamento funzionale delle omologhe unità». Vengono quindi illustrate le strutture previste dal «nuovo assetto generale», a diretto riporto di Montani, che sono operative da oggi e di fatto mettono ordine nell'organigramma di vertice senza comportare nessuna particolare novità.

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