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Questo articolo è stato pubblicato il 27 luglio 2012 alle ore 06:41.

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ROMA
Rimbalza a Londra l'inchiesta sul sospetto di tangenti correlate a una commessa di 12 elicotteri AgustaWestland per il governo indiano nel 2010.
Uno studio legale britannico, Lawrence Graham Llp, esperto internazionale di corruzione, è stato incaricato da Roma di dare un parere «in ordine alla correttezza dell'operazione» di Agusta. Il legale sta già valutando due contratti sospetti «collegati» alla commessa indiana da 560 milioni di euro che hanno attirato l'attenzione degli organi di controllo interno della capogruppo Finmeccanica. Come ha riferito ieri il Sole 24 Ore, si tratta di una consulenza da 6,05 milioni di euro in 22 mesi affidata da Agusta alla Global Services Fze (dopo l'acquisizione della commessa: perché?) e il riacquisto di 14 elicotteri usati dall'India fatto da Agusta attraverso una società esterna, la Global Trade & Commerce Ltd.
Il parere legale è stato chiesto dal collegio sindacale di Finmeccanica, su indicazione della società di revisione PwC. Il collegio è stato rinnovato dall'assemblea il 16 maggio, ora è presieduto da Riccardo Raul Bauer. L'inchiesta interna sulla vicenda Agusta-India è stata avviata ai primi di maggio dai sindaci uscenti, guidati da Luigi Gaspari. Il 24 aprile era trapelata la notizia che per la commessa indiana è indagato per corruzione internazionale e riciclaggio Giuseppe Orsi, presidente e a.d. di Finmeccanica. Fino al 4 maggio 2011 Orsi era a capo di AgustaWestland.
Il collegio sindacale di Finmeccanica, insieme al comitato per il controllo interno, un organismo ristretto del cda (ne fanno parte Paolo Cantarella, Giovanni Catanzaro, Silvia Merlo e Guido Venturoni), vuole capire se con i due contratti «collegati» di Agusta sia stata creata una provvista in nero, utilizzabile per tangenti. L'ipotesi della Procura di Napoli è che sia stata pagata una mazzetta di dieci milioni di euro alla Lega. Orsi respinge le accuse. Su sua richeista, l'indagine è stata trasferita pochi giorni fa dalla Cassazione alla Procura di Busto Arsizio, il territorio dove, insieme all'Agusta, hanno la residenza Orsi e un altro indagato.
L'avvocato che a Londra studia questa scivolosa materia è Eoin O'Shea, con una vasta esperienza in corruzione internazionale e arbitrati riguardanti grandi aziende, nell'energia, difesa, farmaceutica.
In alcune carte riservate delle indagini si rileva che le risposte di AgustaWestland al collegio sindacale di Finmeccanica «sono caratterizzate da una forte reticenza». Ad esempio, non è stata fornita documentazione che dimostri le prestazioni rese nella consulenza di 6,05 milioni e il prezzo pagato dalla società esterna per comprare in India i 14 elicotteri usati, macchine poi riacquistate da Agusta per circa 18 milioni di euro (una differenza superiore al 5-10% del prezzo potrebbe essere considerata una provvista in nero). Entrambe le società controparte dei contratti sospetti sono riconducibili a un misterioso «signor Michel». Il nuovo a.d. di AgustaWestland, Bruno Spagnolini, lo ha definito «un consulente storico» dell'azienda.
La società elicotteristica ha precisato ieri che «non vi è alcuna misteriosa consulenza né alcun misterioso signor Michel "correlati o collegati" al contratto di fornitura al governo indiano di 12 elicotteri Aw101». Secondo Agusta la consulenza «è un tradizionale e ben preciso "contratto di assistenza post vendita"», il cui contenuto «è ben noto all'autorità giudiziaria inquirente» e a Finmeccanica. Silenzio però sul prezzo degli elicotteri usati e sull'eventuale "cresta".
Agusta respinge la definizione di «misterioso signor Michel». Dice che l'intermediario («signor Mitchell») «è un ben noto - anche all'autorità giudiziaria inquirente - cittadino inglese che collabora sin dagli anni Ottanta del secolo scorso con la Westland, ben prima che tale società entrasse a far parte (nel 2004) del gruppo Finmeccanica». Sale la tensione in vista del cda del 31 luglio per i conti semestrali di Finmeccanica.
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