Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 31 luglio 2012 alle ore 06:37.

My24

Morya
Longo Lo spread ci ha cambiato la vita. Ha dettato l'agenda politica dell'ultimo anno. Ha cambiato la scala delle priorità dei governi. E anche i temi di conversazione in tutti i bar. Ma sapete quanti soldi servono alla speculazione internazionale per muovere questo incredibile Demiurgo in grado di plasmare e orientare interi Paesi? Pochi. Ben pochi: in certi giorni, testimoniano alcuni addetti ai lavori, bastano poche centinaia di milioni di euro (o decine) per muovere di una manciata di punti base lo spread tra BTp e Bund. Peccato, però, che per gli hedge fund, per le grandi banche o per i grandi investitori 100 milioni di euro siano noccioline. «Peanuts», per dirla nell'inglese tanto caro ai mercati, in grado di cambiare la storia di interi Paesi.
Sono i dati a parlare. Calcola la Banca d'Italia (e segnala il Servizio studi della Bnl) che nel mese di giugno su Mts, cioè sul mercato regolamentato dei titoli di Stato italiani, sono stati comprati e venduti BTp per un totale di 26,6 miliardi di euro. Dividendo per i giorni lavorativi, questo significa che ogni seduta i volumi di scambio sui BTp si aggirano intorno a un miliardo di euro. Sul solo BTp decennale benchmark, quindi, si tratta verosimilmente di qualche centinaia di milioni. Se si somma anche BondVision, piattaforma sempre del gruppo Mts, i volumi crescono (ieri su tutti i titoli italiani sono arrivati a 6 miliardi). Se si sommano anche i mercati over-the-counter (cioè fuori da listini regolamentati e dunque fuori da qualunque radar) e i pronti-termine i numeri salgono ulteriormente. Ma si tratta pur sempre di poca cosa, considerando che i BTp esistenti sul mercato ammontano a oltre mille miliardi di euro.
Ancora peggio in Spagna, dove il mercato dei titoli di Stato è più piccolo: riportava qualche giorno fa un giornale locale (citando dati della Banca di Spagna) che gli scambi giornalieri sui Bonos decennali, escludendo il mercato dei pronti-termine, ammontano a 41,5 milioni. Insomma: con volumi di scambio così bassi bastano pochi soldi ai grandi investitori per far salire o scendere lo spead tra BTp e Bund. Per uccidere o salvare interi Paesi. Per mettere i Governi con le spalle al muro.
Tutto questo è vero però anche al contrario: se si convincono gli speculatori che l'Europa è compatta, questi con pochi soldi possono ridurre notevolmente lo spread. È esattamente quello che sta accadendo in questi giorni, dopo le parole di Mario Draghi. Ed è quello che potrebbe accadere nei prossimi giorni e mesi, se la Bce riuscirà a soddisfare con i fatti le grandi aspettative che Draghi ha creato.
m.longo@ilsole24ore.com
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Shopping24

Dai nostri archivi