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Questo articolo è stato pubblicato il 31 luglio 2012 alle ore 10:02.
Sono al vaglio del magistrato inquirente, Michele Ruggiero, i documenti cartacei ed informatici, comprese le mail scambiate tra Milano e Londra, e gli altri materiali acquisiti nel corso della visita effettuata, dallo stesso Pm e dagli uomini della Guardia di Finanza, nella sede Barclays di Milano, nell'ambito dell'inchiesta aperta a Trani dopo la denuncia presentata dalle associazioni Adusbef e Federconsumatori ad alcune procure per la manipolazione dell'Euribor.
Il Pm sta esaminando i "numerosi documenti" sequestrati nella sede degli uffici milanesi di via della Barclays, alla ricerca di elementi utili a suffragare l'ipotesi di reato di truffa aggravata e grave manipolazione dei mercati a carico di ignoti e per questo ha anche costituito un pool di esperti indipendenti – tra i quali figurerebbero pure Alfonso Scarano, presidente Aiaf, società degli analisti finanziari e Nicola Benini, ad di Ita Consulting che ha già assistito la regione Puglia nella trattativa con Meryl Linch per chiudere una vecchia questione di bond emessi nel 2002 e nel 2003.Obiettivo delle acquisizioni documentali, effettuate dai finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Bari, è quindi cercare le prove che anche con l'Euribor, proprio come con il Libor, Barclays abbia operato una manipolazione con ricadute negative sui tassi dei mutui pagati dagli italiani.
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