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Questo articolo è stato pubblicato il 01 agosto 2012 alle ore 08:44.

È mancato ieri, all'età di 86 anni, lo scrittore e sceneggiatore statunitense Gore Vidal (pseudonimo di Eugene Luther Gore Vidal), in seguito alle complicazioni di una polmonite. A dare la notizia, secondo quanto riporta il Los Angeles Times, il nipote Burr Steers. Particolarmente legato all'Italia e a Ravello, dove per oltre trent'anni ha scritto gran parte dei suoi capolavori nel 1972 decise di acquistare la celebra villa "La Rondinaia", passandovi molti mesi all'anno, Vidal è l'autore di libri celebri della letteratura angloamericana come "Lincoln" e "Myra Breckenridge".
Considerato uno dei giganti della letteratura americana, alla pari con scrittori quali Norman Mailer e Truman Capote, era noto per la sua vita sociale e sentimentale particolarmente vivace. Ha scritto 25 romanzi, saggi, spettacoli teatrali che hanno riscosso grande successo a Broadway, ma anche sceneggiature e film di successo come "Improvvisamente l'estate scorsa", di Joseph L. Mankiewicz, e "Ben Hur" di William Wyler.
Gore Vidal, che non nascondeva nei suoi scritti le sue idee politiche molto nette, aveva più volte tentato senza successo di candidarsi per cariche politiche. Adorava partecipare ad accesi dibattiti televisivi ed era apparso anche nel film "Roma" di Federico Fellini.
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