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Questo articolo è stato pubblicato il 04 agosto 2012 alle ore 11:59.

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In Italia, l'utilizzo delle carte di credito, bancomat e prepagate nei pagamenti quotidiani è mediamente più sicuro che negli altri paesi Ue, come dimostra la diminuzione dell'incidenza delle frodi registrata nel 2011, ma il numero delle operazioni pro capite con ricorso a questi strumenti si conferma ancora nettamente inferiore rispetto agli altri cittadini europei. A fare il quadro di un sistema di pagamento ancora poco amato dagli italiani è l'ultimo rapporto statistico sulle frodi con carte di credito e bancomat, diffuso dal Dipartimento del Tesoro.

Tasso di frode italiano in calo
In valori assoluti, nel 2011 si sono registrate nel nostro paese 284mila "transazioni non riconosciute", per un valore complessivo di 52 milioni di euro, contro le 319mila del 2010 (valore 60 milioni di euro). Non poco, ma comunque molto meno di quanto avviene negli altri paesi europei: il tasso di frode italiano è pari a 0,0196 (-13,6% sul 2010), molto meno di quanto registra la Gran Bretagna (0,061%) o la Francia 0,061%). Bassa, dalle nostre parti, anche la frequenza delle frodi: sul totale delle transazioni, la frequenza delle operazioni non riconosciute si attesta a 0.021% (-14% sul 2010). Il rapporto evidenza, come "specialità" italiana in confronto con altri paesi il ricorso alla contraffazione e clonazione delle carte rispetto alle altre causali di frode, mentre altrove la causale più consistente è sempre quella della "carta non presente", ovvero l'utilizzo fraudolento della carta in internet. Una differenza che si spiega anche con il ruolo ancora marginale dell'e-commerce nella nostra economia.

Italiani ancora amanti del contante
Per quanto riguarda i canali utilizzati per le frodi con carte, quello internet risulta in crescita nel 2011 rispetto a prelievi Atm e Pos, che risultano comunque gli strumenti dove si concentra maggiormente l'utilizzo delle carte e, di conseguenza, si registra un'incidenza maggiore del tasso di frodi. All'interno del canale internet, é in particolare nelle transazioni con l'estero che il fenomeno delle frodi cresce maggiormente nel 2011, soprattutto in relazione alla categoria merceologica delle «leisure activities», ed in particolare la categoria del «betting/casino gambling«, in pratica i siti esteri di gioco e scommesse online. Il rapporto permette anche di fare il punto sull'utilizzo dei sistemi di pagamento diversi dal contante in Italia e nei paesi dell'area euro. Dal confronto, trova conferma l'amore per il contante ancora prevalente tra gli italiani, che nel 2011 hanno effettuato mediamente 20 bonifici contro i 49 dei paesi area euro 2010, e 28,3 operazioni con carte di pagamento, contro 65,6 (addirittura 70,2 se considera l'Europa a 27). Anche sul fronte assegni, l'italiano arriva ad emetterne 4,85 l'anno contro gli 11, 7 degli altri cittadini europei.

Bancomat utilizzo prevalente
Per Giuseppe Maresca, che al Tesoro dirige la prevenzione dei reati finanziari «L'Italia é ancora il popolo del bancomat che usa la carta più per prelevare contante che come normale mezzo di pagamento alternativo al contante. Eppure da noi l'utilizzo della carta risulta più sicuro che in altri paesi». A parità di transazioni, sottolinea, Francia e la Gran Bretagna «subiscono più del doppio delle perdite rispetto all'Italia». Altra grande differenza: «in Italia le frodi più numerose riguardano transazioni con l'estero, mentre in questi paesi il fenomeno appare più nazionale».

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