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Questo articolo è stato pubblicato il 04 agosto 2012 alle ore 14:41.

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Ilva (Afp)Ilva (Afp)

Si è conclusa l'udienza a porte chiuse dinanzi ai giudici del Tribunale del Riesame di Taranto (presidente Antonio Morelli, a latere Alessandra Romano e Benedetto Ruberto), sui ricorsi presentati dall'Ilva in merito al sequestro degli impianti dell'area a caldo dello stabilimento siderurgico e dai difensori degli otto tra dirigenti ed ex dirigenti dell'impianto siderurgico tarantino arrestati il 26 luglio scorso e attualmente ai domiciliari.

Nel corso dell'udienza (che era cominciata ieri mattina ed era andata avanti per oltre dieci ore, poi era stata aggiornata ad oggi), i legali dell'Ilva hanno depositato due perizie di parte, una chimica e l'altra epidemiologica, finalizzate ad ottenere il dissequestro degli impianti. I sigilli all'impianto di Taranto, apposti lunedì scorso dai Carabinieri, non prevedono infatti la facoltà d'uso. La Procura di Taranto, invece, ha depositato alcune intercettazioni telefoniche riguardanti i dirigenti dello
stabilimento.
Questa mattina in aula hanno parlato ancora i difensori dell'Ilva e, al termine delle requisitorie, i giudici hanno sospeso l'udienza in attesa di esaminare il materiale raccolto. La loro decisione dovrà essere depositata entro la scadenza dei termini, ovvero il 9 agosto. Non è chiaro se il verdetto del Riesame arriverà o meno con qualche giorno di anticipo.
Quarantuno persone sono state denunciate dalla Polizia dopo quanto avvenuto giovedì mattina in piazza della Vittoria mentre era in corso la manifestazione sindacale per l'Ilva con la presenza dei leader sindacali Camusso, Bonanni e Angeletti. Le «41 persone - si legge in una nota stampa della Questura di Taranto - sono state identificate e saranno denunciate in stato di libertà all'autorità giudiziaria per aver turbato a vario titolo la manifestazione in atto, determinando la temporanea interruzione dei comizi ufficiali. L'attività degli investigatori si é focalizzata in particolare su coloro i quali si sono resi responsabili di violenza sulle cose, bbattendo le transenne poste a protezione del palco al fine di accedervi, e di accensione di fumogeni in luogo pubblico».

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