Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 06 agosto 2012 alle ore 18:50.
L'ultima modifica è del 06 agosto 2012 alle ore 12:19.

My24

Critiche bipartisan, in Germania, all'intervista del premier Mario Monti pubblicata domenica da Der Spiegel. Ai politici tedeschi di tutto l'arco costituzionale non sono piaciute, in particolare, le considerazioni sull'autonomia dai parlamenti nazionali che i governi devono essere in grado di esercitare nelle trattative a Bruxelles.

Molto duri gli attacchi dai falchi della coalizione di maggioranza, i liberali dell'Fdp e i bavaresi della Csu, mentre appare più conciliante la posizione della Cdu della cancelliera Angela Merkel. Addirittura di attacco alla democrazia» parla il segretario generale della Csu, Alexander Dobrindt: «Il signor Monti ha evidentemente bisogno di una chiara presa di posizione. Noi tedeschi non siamo pronti a cancellare la nostra democrazia per finanziare i debiti italiani», ha detto. Per il capogruppo liberale Rainer Bruederle bisogna «fare attenzione» che nel necessario processo di riforme «l'Europa rimanga sufficientemente legittimata dal punto di vista democratico».

Sul presunto attacco al portafoglio dei tedeschi punta invece l'euroscettico liberale Frank Schaeffler, secondo cui «Monti vuole risolvere i suoi problemi facendoli pagare ai contribuenti tedeschi». Più morbido il parlamentare della Cdu Michael Grosse-Broemer, per cui se pure resta decisiva la capacità d'agire dei governi, «ciò non giustifica in nessun modo il tentativo di limitare il necessario controllo parlamentare».

Quanto al fronte dell'opposizione, nette le parole della socialdemocratica Spd che, sempre a proposito dell'autonomia dei governi dai parlamenti nazionali invocata dal premier italiano, per bocca del vicecapogruppo al Bundestag, Joachim Poss, ha considerato come «l'accettazione dell'euro e del suo salvataggio viene rafforzato dai parlamenti nazionali e non indebolito». Evidentemente, ha proseguito Poss intervistato dal Rheinische Post, «gli anni di Berlusconi hanno indebolito l'immagine del ruolo del Parlamento».

Il portavoce del Governo: Merkel non condivide preoccupazioni
La cancelliera tedesca Angela Merkel non condivide le preoccupazioni del presidente del Consiglio Mario Monti sulla reputazione della Germania in Europa. Né vede rischi di disgregazione dell'euro a causa della crisi sui debiti pubblici. Zero dubbi anche sul fatto che la Bce «agirà nell'ambito del suo mandato». Lo ha detto il portavoce del governo di Berlino, Georg Streiter, nel corso di una conferenza stampa.

«Le decisioni dei governi devono avere una legittimità democratica - ha detto Streiter a proposito delle polemiche sull'intervista di Monti -. La cancelliera tedesca è consapevole che in Germania le leggi devono essere approvate dal Parlamento e che questo è chiamato a partecipare alla loro elaborazione». Peraltro il portavoce del governo tedesco ha ricordato come negli ultimi tempi la Corte costituzionale sia intervenuta rafforzando le prerogative del Bundestag. Quindi «sarebbe meglio darsi una calmata in questo dibattito», ha affermato Streiter.

La Ue: pieno rispetto per il ruolo dei Parlamenti
«Rispettiamo pienamente le competenze dei Parlamenti nazionali» nel quadro dei processi decisionali previsti dai Trattati Ue per l'adozione dei provvedimenti finanziari. Lo ha detto oggi il portavoce della Commissione Europea, Olivier Bailly, rispondendo ad una domanda sull'intervista rilasciata dal presidente del Consiglio italiano a Der Spiegel.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi