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Questo articolo è stato pubblicato il 06 agosto 2012 alle ore 16:32.
L'ultima modifica è del 06 agosto 2012 alle ore 13:05.

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Chissà se i tanti viaggiatori che oggi hanno riempito l'aeroporto di Caselle a Torino si pongono il problema: la compagnia area con cui stanno partendo per le vacanze potrebbe fallire entro 48 ore. Sanno di certo che non sono in orario. I voli charter Windjet diretti in Egitto a Marsa Alam hanno 6 ore di ritardo per uno sciopero contro il caro benzina dei beduini la scorsa notte, quelli diretti a Palermo e a Catania sono partiti tutti con almeno 5 ore di ritardo.

Nel frattempo a Roma si gioca la battaglia decisiva per evitare il fallimento della compagnia aerea low cost fondata a Catania nel 2003 e presieduta da Antonio Pulvirenti. A dettare il termine ultimo del salvataggio è stato l'Ente nazionale aviazione civile (Enac), l'autorità che sta monitorando i disagi per i passeggeri della low cost ed è pronta a sospendere la licenza se dovesse essere messe in discussione la sicurezza.

«Deadline a mercoledì prossimo per la comunicazione ufficiale di un accordo fra Alitalia e Windjet, altrimenti fermiamo gli aerei» della compagnia siciliana, ha confermato il presidente dell'Enac, Vito Riggio, spiegando che Windjet «non ha risorse economiche sufficienti per garantire l'attività» per i prossimi mesi.

Da giorni in ritardo
I disagi registrati negli ultimi giorni dai passeggeri di Windjet, ieri sono culminati in ritardi di oltre quattro ore per le partenze sia da Fiumicino sia da Linate. Le trattative per raggiungere un'intesa sono serrate e i legali delle due aviolinee torneranno domani a cercare una soluzione sul filo di lana. Nessuna dichiarazione sull'operazione sinora da parte di Alitalia, ma da fonti vicine alla compagnia si è appreso che c'è un «grande impegno per il raggiungimento di un accordo, nonostante le inadempienze di Windjet e le pesanti decisioni dell'Antitrust» a cui il vettore guidato da Roberto Colaninno e Andrea Ragnetti ha chiesto un incontro a breve.

Se dovesse saltare l'operazione, i voli Windjet rischiano di rimanere a terra, con seri problemi per i 500 lavoratori della compagnia (di cui 400 in caso di accordo dovrebbero essere assorbiti da Alitalia) e 300 dell'indotto. Alitalia dovrebbe comunque farsi carico dei passeggeri in quanto Windjet avrebbe continuato a vendere biglietti su richiesta di Alitalia quando ancora non prevedeva complicazioni per un accordo.

Il problema slot
Il 18 luglio scorso l'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha dato il via libera all'acquisizione di WindJet da parte di Alitalia a patto che quest'ultima ceda alcuni slot (fasce orarie di decollo e atterraggio) su tre rotte - due coppie sulla Catania-Milano Linate, una coppia sulla Palermo-Milano Linate e fino a due coppie sulla Catania-Roma Fiumicino - per eliminare gli effetti anticoncorrenziali che si sarebbero creati. Una decisione però che per Alitalia è più pesante di quanto previsto. Agli slot si è detta interessata la sarda Meridiana Fly. A gennaio, Alitalia aveva avviato le procedure per l'integrazione con Windjet e anche con Blue Panorama ma con quest'ultima le trattative si sono interrotte.

I disagi di oggi. Volo per volo
Per i cinque voli previsti oggi da Roma-Fiumicino, quello delle 8:40 per Palermo ha registrato quattro ore di ritardo, quello delle 18:10 per Catania è previsto per le 20:55, quello delle 20:50 sempre per Catania dovrebbe slittare alle 23:05 e infine quello per Palermo delle 22:10 dovrebbe partire alle 00:10. Regolare solo il volo delle 13:50 per Catania. Insomma, Windjet, è emerso oggi, pare sia in grado di garantire la sua operatività solo fino a domani, dopo di che occorrerrà cercare, per chi ha già acquistato i biglietti, alternative per raggiungere in aereo o in treno la Sicilia.

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