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Questo articolo è stato pubblicato il 07 agosto 2012 alle ore 11:30.

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Vero e proprio crollo per il Prodotto interno loro italiano, sceso nel secondo trimestre del 2012 dello 0,7%, con un ribasso del 2,5% su base annua, registrando così, rispetto allo stesso trimestre dell'anno passato, il peggior dato dal quarto trimestre del 2009, quando la diminuzione era stata del 3,5 per cento. La variazione del Pil acquisita per il 2012 è quindi pari all'1,9 per cento.

Lo comunica l'Istat spiegando che si tratta della variazione annuale che si otterrebbe in presenza di una variazione congiunturale nulla nei restanti trimestri dell'anno. Con il secondo trimestre, speiga l'istituto di statistica diffondendo una stima preliminare, sono quattro i trimestri che hanno fatto registrare una contrazione consecutiva.

Secondo l'Istat, il calo congiunturale del Prodotto interno lordo nel II° trimestre 2012 «è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto in tutti e tre i grandi comparti di attività economica: agricoltura, industria e servizi». Il periodo considerato ha avuto due giornate lavorative in meno rispetto al trimestre precedente, e una giornata lavorativa in meno rispetto al secondo trimestre del 2011. Nello stesso lasso di tempo il Pil è aumentato in termini congiunturali dello 0,4% negli Stati Uniti ed è diminuito dello 0,7% nel Regno Unito. In termini tendenziali, il Pil è aumentato del 2,2% negli Stati Uniti, ed è diminuito dello 0,8% nel Regno Unito.

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TAG: Pil, Istat

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