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Questo articolo è stato pubblicato il 09 agosto 2012 alle ore 14:58.

«Se un passeggero atterra a Fiumicino, per miracolo in perfetto orario e sempre per miracolo ha riavuto il bagaglio in un tempo decente, quando si accinge a prendere il carrello porta-bagagli deve pagare 2 euro senza restituzione. Se non e' un furto, cosa è...?».
Inizia così il messaggio diffuso alle agenzie di stampa dal presidente della Commissione Prezzi e Tariffe del Senato, Sergio Divina, parlamentare della Lega.
Le proteste dei passeggeri
Divina riferisce di aver ricevuto «molte mail di protesta da parte di ''tanti cittadini infuriati''». E annuncia di aprire un'indagine. A Fiumicino il carrello a pagamento non è una novità di questi giorni.: ma recentemente il prezzo è stato aumentato, passando da 1 a 2 euro.
Due euro a carrello (e non è una cauzione)
«Inserendo la moneta da 2 euro nel carrello si crede - continua il presidente della commissione Prezzi e Tariffe - che sia lo stesso sistema usato dai supermercati, una sorta di cauzione per assicurarsi la restituzione del carrello all' uscita. Ma quando si esce dall' aeroporto e cerchi invano il luogo di riconsegna del carrello, ci si trova nella spiacevole sorpresa che non esiste restituzione di denaro perché nell' aeroporto più importante d'Italia è un puro e semplice obolo».
Un "benvenuto" per i turisti stranieri
«Proviamo a entrare nella testa di un turista o un cittadino straniero che arriva per la prima volta in Italia e come primo benvenuto si trova a dover pagare per utilizzare il carrello porta bagagli».
A settembre un'indagine sugli aereoporti italiani
In nessun aeroporto del mondo, asserisce Sergio Divina «si paga per avere il carrello porta-bagagli». A settembre, annuncia Divina, proporrò ai miei colleghi della commissione di aprire «una indagine riguardo il costo o la gratuità dei carrelli porta-bagagli nei più importanti aeroporti del nostro Paese».
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