Siria, violenti combattimenti a Damasco: duecento le vittime. Clinton: potrebbero usare armi chimiche

Siria, violenti combattimenti a Damasco (Reuters)

Nuovi violenti combattimenti sono scoppiati in Siria oggi a Damasco e ad Aleppo, dove già si combatte da ieri: nella capitale gli scontri si registrano in centro e nei quartieri periferici di Tadamun, Qabun, Jubei. Nella provincia di Deir al-Assafir, scontri ad Harasta e d'Al-Tal, dove ieri è scomparsa una troupe della tv Syria News.

Ad Aleppo i ribelli affermano di aver ripreso il controllo di alcune zone di Salah ad Din, mentre l'esercito preparerebbe un'offensiva su vasta scala nel quartiere di al-Sukkari. Gli attivisti hanno parlato di 26 vittime già oggi e di 180 ieri in tutto il Paese. E domani è prevista una riunione d'urgenza della Lega Araba.

Intanto il segretario di stato Usa, Hillary Clinton, ha detto oggi a Istanbul che Usa e Turchia collaboreranno a piani di emergenza nell'ipotesi si verifichi in Siria «lo scenario peggiore», per «l'orribile eventualità che vengano usate armi chimiche». I piani, ha aggiunto, dovranno indicare «che cosa questo significherebbe in termini di risposta, di assistenza umanitaria e medica, e che cosa deve essere fatto per evitare che queste armi siano usate o cadano nelle mani sbagliate».

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