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Questo articolo è stato pubblicato il 14 agosto 2012 alle ore 08:24.

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La siccità che sta peseguitando il Midwest americano - e ha scatenato spirali di paure per i raccolti e forti aumenti dei prezzi alimentari - fa scattare i primi interventi d'emergenza sociale, come il ricorso a fondi pubblici per 170 milioni di dollari annunciato ieri dal presidente Barack Obama per acquistare carne e pesce a destinarli a mense per i poveri.

Ma minaccia anche di scuotere l'enorme settore agricolo del paese e le molte aziende, nei settori più diversi, agganciate alla "catena" di agricoltori e allevatori.

Un terzo del paese si trova ormai in condizioni di seria siccità. E i grandi raccolti a rischio hanno un giro d'affari gigantesco: il mais, il maggiore, ha raggiunto i 76,5 miliardi di dollari nel 2011, la soia i 35,8 milardi e il grano, quarto alle spalle del fieno, i 14,4 miliardi. Non solo: dai filing depositati presso la Sec un crescente numero di imprese, a volte solo indirettamente influenzate dall'agricoltura, stanno tagliando le previsioni di bilancio per quest'anno e a volte per il prossimo. I comparti sotto pressione vanno dalle utilities nell'energia ai ristoranti, dalle banche alle assicurazioni.

Ieri la corsa dei prezzi ha conosciuto una tregua: i future del mais per consegna a dicembre sono scivolati del 2,1% davanti a ipotesi di rallentamento della domanda. E soia e grano hanno a loro volta rallentato dopo l'arrivo di alcune piogge nei granai d'America. Ma l'impennata quest'anno è stata drammatica, con punte di oltre il 30%, e la preoccupazione domina.
Il colosso agroalimentare Archer Daniels Midland si è visto tagliare l'outlook sul rating a negativo da Standard & Poor's, che vede il pericolo di "misure degli utili e del credito indebolite dall'attuale siccita'". Adm, che ha interessi nell'energia, potrebbe soffrire anche da frenate nell'attività sull'etanolo, alla cui produzione è oggi destinato il 40% del mais statunitense.

La catena di ristoranti Cke ha rinviato nei giorni scorsi il suo collocamento azionario iniziale per le dfficili condizioni di Borsa ma nella documentazione alle autorità ha citato esplicitamente anche i rischi per la performance del gruppo generati dalla siccità. Teme aumenti dei prezzi della carne di manzo del 5% l'anno prossimo a causa dei rincari dei mangimi ricavati dalla granaglie. Il produttore di uova Cal-Maine Foods ha denunciato simili rischi per il suo outlook. Preoccupazione ha epresso Bunge, gruppo specializzato nel trasporto e nella traformazione di commodities agricole.

Le banche, soprattutto gli istituti più piccoli e regionali, potrebbero a loro volta risentire della siccità, se non verrà davvero superata: i prestiti al settore agricolo potrebbero finire in sofferenza o in default. Un'incognita finanziaria perseguita anche le compagnie di assicurazione: potrebbero scattare pagamenti di polizze sui raccolti. Munich Re ha stimato perdite legate a questi contratti pari a 200 milioni di dollari.

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