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Questo articolo è stato pubblicato il 15 agosto 2012 alle ore 14:30.

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Il Governo farà una «razionalizzazione delle scorte», anche di primo e secondo livello, ma i tagli verranno fatti con «molta attenzione» in quanto «questo Paese piange ancora morti che non sono stati adeguatamente protetti». Lo ha detto il ministro dell'Interno, Annamaria Cancellieri, nel tradizionale incontro di Ferragosto con i giornalisti , sottolineando che si agirà «senza furori ideologici» con l'obiettivo di "tagliare dove si annidano gli sprechi".

Cancellieri: garantire comunque i livelli di sicurezza
Dopo l'appello del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, affinchè i tagli della spending review siano equi e socialmente sostenibili, dal Governo arrivano nuovi segnali di disponibilità sul fatto che quando si aprirà la discussione sulla legge di stabilità, si farà tutto il possibile per «indirizzare meglio le scelte». Lo ha ribadito lo stesso ministro, che in una trasmissione radiofonica su Radio 1 aveva parlato dei tagli sul piano del comparto sicurezza. «Non dovremo più tagliare, ma ora dovremo cercare di ridurre il danno – ha sottolineato la Cancellieri - in modo da poter comunque garantire i livelli di sicurezza». Un'operazione complessa, ha spiegato il ministro, «perché i tagli vanno fatti ma devono essere mirati e intelligenti, non a spanne o lineari. Dobbiamo garantire i livelli di sicurezza per i cittadini, siamo all'opera anche per risolvere il problema del turnover perché abbiamo bisogno di forze nuove che stiano su territorio».

Mafia: quattro miliardi di beni sequestrati in un anno
Sono stati arrestati 2.041 mafiosi, tra cui 82 latitanti: di questi ultimi, 18 erano inseriti nella lista di massima pericolosità del Viminale. Le operazioni di polizia giudiziaria sono state 169 mentre i comuni sciolti per mafia 22. Quanto alle confische e ai sequestri, in un anno lo Stato ha sequestrato 12.139 beni, di cui 723 aziende, per un valore di 4 miliardi e 124 milioni; 3.218 sono invece i beni confiscati definitivamente alla criminalità organizzata, tra i quali 213 aziende, per un valore complessivo di un miliardo e 567 milioni. La maggior parte del numero dei beni sequestrati e confiscati si trova in Sicilia (5.103, per un valore di 1,6 miliardi), seguita da Campania (3.225 per 1,4 miliardi) e Calabria (2.260 per 0,5 miliardi). La prima regione del nord è la Lombardia, dove sono stati sequestrati o confiscati 636 beni per un valore complessivo di un centinaio di milioni. In queste quattro regioni, più Lazio e Puglia, si concentra l'87,3% di tutti i beni sequestrati e confiscati alle mafie.

Protezione a 12mila migranti
Secondo i dati resi noti dal Viminale, sono 12.088 i migranti ai quali, dal 1° agosto 2011 al 31 luglio 2012 è stata concessa la protezione internazionale: a 2.244 è stato riconosciuto lo status di rifugiato, 3.217 hanno invece ottenuto la protezione sussidiaria e 6.627 hanno avuto il permesso per motivi umanitari. Il ministero ha esaminato complessivamente 33.656 richieste. Di queste, 21.568 non sono state accolte oppure hanno avuto altri esiti (rinunce o sospensioni). Quanto agli sbarchi, in un anno sono arrivati via mare in Italia 17.365 migranti. I primi tre paesi di provenienza di tutti quelli arrivati - dunque anche via terra - sono il Marocco, l'Albania e la Cina, mentre la prima provincia per residenza dei migranti è Milano, seguita da Roma e Brescia.

Il bilancio degli incidenti stradali
Il Viminale ha anche reso noto il bilancio degli incidenti stradali e dei controlli delle forze dell'ordine nell'ultimo anno. In particolare, tra il primo agosto dell'anno scorso e il 31 luglio 2012 sono morte su strade e autostrade italiane 2.058 persone (quasi sei al giorno) mentre altre 63.397 sono rimaste ferite. Complessivamente si sono verificati 87.605 incidenti, di cui 1.889 con esito mortale. Quanto ai controlli, sono state accertate oltre 2,7 milioni di infrazioni (2.754.372) mentre sono stati 1.819.315 i controlli con etilometri.

Vigili del fuoco: 339 interventi per il naufragio al Giglio
Sono 822.100 gli interventi compiuti dai vigili del fuoco in un anno, di cui 43.195 per gli incendi boschivi. Sono stati invece 119.954 gli interventi per il terremoto che ha colpito l'Emilia Romagna (con 1.520 vigili e 320 mezzi impegnati), 43.113 per l'emergenza neve, 4.884 per le alluvioni e 339 per il naufragio della Costa Concordia al Giglio.

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