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Questo articolo è stato pubblicato il 19 agosto 2012 alle ore 15:35.

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Alla Germania non piace il progetto della Banca centrale europea di fissare un tetto agli interessi oltre il quale scatterebbe l'acquisto di bond dei Paesi in difficoltà. La notizia dell'iniziativa allo studio della Bce (non smentita per ora da Francoforte) era stata riportata dallo Spiegel online. Richiesto di un commento, il portavoce del ministero delle Finanze tedesco ha detto che un intervento di tal genere da parte della Bce sarebbe «molto problematico da un punto di vista teorico».

Secondo lo Spiegel online Francoforte deciderà se applicare tale soglia alla prossima riunione del board a settembre. Il tetto segnalerà agli investitori quale livello di tassi la Bce considera appropriato, cosa che dovrebbe scoraggiare gli speculatori dallo spingere i tassi troppo al di là del livello fissato dalla Bce.

La Bce - scrive lo Spiegel online che apre la sua homepage con un primo piano di Mario Draghi - vuole introdurre un tetto ai tassi d'interesse allo scopo di tenere sotto controllo i costi di rifinanziamento dei Paesi in difficoltà, assicurando allo stesso tempo che gli spread tra i titoli non divergano troppo. Inoltre, la Banca centrale vorrebbe rendere più trasparenti i suoi acquisti di titoli di Stato, annunciando il volume dei suoi interventi subito dopo ogni operazione e non una volta alla settimana come avviene adesso.

Il presidente Mario Draghi, nell'ultima riunione, aveva annunciato un intervento della Banca centrale per raffreddare gli spread di Spagna e Italia, ma subordinato alla richiesta dei governi di aiuto alla Ue. Un passaggio controverso, a cui diversi governi si oppongono, perché comporterebbe condizioni che non sono ancora state stabilite ma che potrebbero anche prevedere la supervisione della troika come per Atene.

La Bundesbank si oppone all'acquisto dei bond da parte di Francoforte perchè la ritiene un'iniziativa troppo vicina a rompere il tabù della Bce che non può finanziare gli Stati. E anche il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble ieri ha rigettato l'idea di rifinanziare il debito degli Stati attraverso la Bce: «Se iniziamo a farlo, non ci fermeremo. È come quando uno comincia a risolvere i suoi problemi con le droghe», ha detto.

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