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Questo articolo è stato pubblicato il 21 agosto 2012 alle ore 15:00.
L'ultima modifica è del 21 agosto 2012 alle ore 12:15.

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In 15 anni le tasse locali sono aumentate di oltre il 114 per cento. Il balzo è messo in evidenza da un rapporto della Cgia di Mestre. L'amministrazione centrale ha invece aumentato le tasse del 9 per cento. Nel 2011 ogni italiano ha ipoteticamente versato nelle casse delle autonomie locali 1.684 euro. Secondo la Cgia, quest'anno la situazione è destinata a peggiorare nel 2012. Secondo il segretario Giuseppe Bortolussi infatti «con l'introduzione dell'imposta municipale sulla prima casa e l'aumento registrato dalle addizionali Irpef regionali e comunali, nel 2012 le entrate in capo alle Autonomie locali sono destinate a subire un'ulteriore impennata».«Il maggiore federalismo - commenta l'associazione dei consumatori Codacons - ha finora prodotto solo un aumento delle tasse locali a livello ormai insostenibile per le famiglie».

Entrate fiscali a 102 miliardi
«Tra il 1996 e il 2011 - ricorda nell'analisi la Cgia di Mestre -, il gettito riferito alla tassazione locale é più che raddoppiato: +114,4%». Nello stesso lasso di tempo, «le entrate fiscali di Regioni, Province e Comuni sono passate da 47,6 a 102 miliardi di euro. L'Amministrazione centrale, invece, ha aumentato le entrate "solo" del 9%. Se nel 1996 il gettito era di 320,9 miliardi, nel 2011 - segnala il report - l'Erario ha incassato 349,9 miliardi di euro, mentre il Pil nazionale, sempre in questi ultimi 15 anni, é cresciuto del 15,4%».

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