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Questo articolo è stato pubblicato il 21 agosto 2012 alle ore 11:54.

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«L'attuale governo italiano ha molta credibilità» e al momento il rischio politico per il Paese associato alla fine del suo mandato nel 2013 supera quello rappresentato dalla crisi economica. È quanto ha detto il direttore operativo di Fitch, David Riley, in un'intervista a Bloomberg Tv. Secondo Riley, Monti deve compiere progressi il più rapidamente possibile in modo da «creare un po' di luce alla fine del tunnel» prima di essere sostituito a Palazzo Chigi.

Secondo Fitch è importante che l'Italia, così come la Spagna, continuino sulla strada delle riforme perché altrimenti, in assenza di ulteriori progressi entro fine anno, vi è il rischio concreto di nuovi interventi al ribasso sui rating sovrani. Le recessioni in Italia e Spagna, ha detto Riley, «si stanno mangiando via il sostegno politico alle misure di austerità e il sostegno politico all'euro». «Se non vedremo ulteriori progressi entro fine anno - ha aggiunto - allora potremo vedere ulteriori tagli dei rating».

Il direttore esecutivo della divisione rating sovrani di Fitch ha tuttavia precisato di non vedere la necessità di ulteriori misure di austerità per il paese e ha legato la possibile evoluzione della crisi in Italia a quanto avverrà in Spagna e alla possibilità che il governo di Madrid, come auspicato da molti, chieda ufficialmente l'aiuto dell'Europa. «Draghi ha detto a chiare lettere che la Bce deve ricevere una richiesta formale di aiuto dal governo spagnolo. Devono essere disposti a sottostare a un qualche tipo di programma» volto al consolidamento ulteriore dei conti. Secondo Riley, infine, l'annuncio della Bce del possibile varo di un nuovo programma di acquisto bond sovrani in tandem con il fondo salva stati, e gli ultimi sforzi dei governi, «rappresentano un grosso passo in avanti verso la risoluzione della crisi».

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