Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 22 agosto 2012 alle ore 13:38.

My24

Mario Ciaccia torna all'attacco sul "fisco buono" per le infrastrutture e sulla totale defiscalizzazione delle infrastrutture realizzate in project financing con capitali privati.

Il viceministro ha rilanciato dalla tribuna del Meeting di Cl a Rimini il tema che fu motivo di grande scontro nello scorso Governo fra Giulio Tremonti e tutti quelli che pensavano di spingere gli incentivi fiscali oltre lo strettissimo perimetro posto dal ministro dell'Economia. Non solo Altero Matteoli, ma anche il presidente della Cassa depositi e prestiti, Franco Bassanini, il presidente dell'Ance, Paolo Buzzetti, e le fondazioni politiche Astrid, Italiadecide e ResPublica (presieduta per altro dallo stesso Tremonti). Il compromesso che ne derivò fu un topolino partorito dalla montagna: incentivi fiscali in forma di sgravi Ires, Irap e Iva come mero "scambio" di contributi pubblici già assegnati. Dove fosse l'incentivo non si sa.

Insediatosi il nuovo Governo Monti, Passera e Ciaccia tornarono alla carica in un paio di occasioni, da ultimo con il decreto sviluppo ottenendo i project bond, il piano città, le defiscalizzazioni per le ristrutturazioni in casa, ma praticamente nulla sul project financing. Ora è stagione di nuovo decreto sviluppo e Ciaccia torna alla carica, magari per portare la questione con Passera già al Consiglio dei ministri di venerdì, dove si farà un primo giro di tavolo e ogni Ministero esporrà il suo menù per l'autunno.

Stavolta Ciaccia prova a portare la partita all'aperto, fuori dei corridoi ministeriali: l'obiettivo è ottenere un'esenzione totale dell'Iva per tutte le opere (in fase di costruzione e in quella di gestione) che hanno bisogno di raggiungere un equilibrio economico-fiscale, a prescindere che abbiano già un contributo pubblico. «Senza una tale forma di defiscalizzazione l'opera non verrebbe mai realizzata e quindi non si tratterebbe di una minore entrata per lo Stato, ma al contrario di porre le condizioni per la creazione di un volano per l'economia in grado di produrre nuove entrate attraverso l'indotto che l'opera stessa può generare». È il tema del "fisco buono" che favorisca questa fase di passaggio dalla crescita finanziata con debito pubblico alla crescita finanziata dai privati. Ma almeno le condizioni per investire, ai privati, le vogliamo creare?

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi