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Questo articolo è stato pubblicato il 25 agosto 2012 alle ore 10:46.

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Giro di vite sul divieto di vendita di tabacchi ai minori e sul loro confezionamento, contributo straordinario per tre anni per i produttori di bevande analcoliche con zuccheri aggiunti ed edulcoranti e per quelli di superalcolici, destinato ad aumentare le risorse per l'assistenza sanitaria.

E per gli apparecchi dedicati al gioco d'azzardo (videopoker e altri), divieto di installazione nel raggio di 500 metri da scuole, centri giovanili, strutture sanitarie residenziali o semiresidenziali, luoghi di culto.
Il "decretone" che il ministro della Salute Renato Balduzzi porterà al Consiglio dei ministri del 31 agosto, arricchito oltre a tutte le novità su medici, responsabilità medica, e-health e medicina sul territorio già in precedenza annunciate e l'inserimento delle regole di trasparenza previste nel disegno di legge sul governo clinico per le nomine di direttori generali e primari, con controlli stretti sugli stili di vita e nuove regole perché sul mercato (a carico del Servizio sanitario nazionale) siano presenti solo "farmaci di provata efficacia", è arrivato ieri sul tavolo della commissione salute delle Regioni e gli assessori alla Sanità dovranno ora esprimere il loro giudizio sui 27 articoli che incidono a 360 gradi sull'assistenza sanitaria. La prossima settimana le Regioni presenteranno i loro emendamenti che il ministro ha dato ampia disponibilità ad accogliere.
Per la trasgressione del divieto di vendita di tabacchi a minori il testo prevede sanzioni amministrative da 250 a 1.000 euro e da 500 a 2.000 euro in caso di reiterazione del divieto e il controllo automatico di rilevamento dell'età anagrafica dell'acquirente.

Sulle bevande invece sarà un decreto interministeriale Economia-Salute a introdurre per tre anni un contributo straordinario a carico dei produttori di quelle analcoliche di 7,16 euro per ogni 100 litri immessi sul mercato e a carico di produttori di superalcolici di 50 euro, sempre per ogni 100 litri immessi sul mercato. Il decreto destinerà il ricavato al finanziamento dell'adeguamento dei livelli essenziali di assistenza sanitaria.
Gli apparecchi idonei al gioco d'azzardo invece non potranno essere installati all'interno o in un raggio di 500 metri da istituti scolastici di qualsiasi grado, centri giovanili o altri istituti frequentati soprattutto da giovani, strutture residenziali o semiresidenziali sanitarie o socio assistenziali, luoghi di culto. E il sindaco potrà disporre per trenta giorni la chiusura o la limitazione dell'orario di apertura e chiusura degli esercizi commerciali, dei locali o dei punti di offerta dei giochi nelle aree comunali interessate da fenomeni di ludopatia.

Nel decretone presentato alle Regioni poi si parla ancora di farmaci, già nel mirino dei tagli della spending review. Entro il 31 dicembre 2012 l'Agenzia nazionale del farmaco (Aifa) rivedrà il Prontuario farmaceutico nazionale, escludendo dalla rimborsabilità i medicinali il cui impiego non è più utile al Ssn (terapeuticamente superati, quelli con efficacia non sufficientemente dimostrata e quelli con un prezzo non giustificato in rapporto al beneficio terapeutico previsto). L'Aifa verificherà anche il prezzo dei medicinali generici e almeno ogni tre anni (ma in prima applicazione entro il 31 dicembre 2012) escluderà dalla rimborsabilità quelli il cui prezzo sia superiore alla media dei prezzi che gli stessi medicinali hanno in quattro Paesi europei, individuati dalla stessa Agenzia secondo criteri predeterminati. Semplificate anche le procedure autorizzative dei farmaci e regionalizzate le sperimentazioni cliniche con comitati etici locali.

Per quanto riguarda i farmaci innovativi, le Regioni devono garantire subito a carico del Ssn quelli con maggiore innovatività terapeutica indipendentemente dall'aggiornamento dei prontuari locali (cui i Governi locali provvederanno almeno ogni 6 mesi).
Confermate poi le norme sui medici. La libera professione intramoenia negli studi, per ora prorogata fino al 31 dicembre, non sarà più eseguibile come ora, ma solo in casi straordinari e in studi in rete telematica anche per il controllo delle tariffe e delle prestazioni, dove però non potranno lavorare medici non in esclusiva con il Ssn. Per la medicina di base è previsto il passaggio al ruolo unico per i medici convenzionati, e loro assegnazione obbligatoria a forme organizzative mono o multiprofessionali (le aggregazioni funzionali territoriali o le Unità complesse di cure primarie). D' obbligo l'adesione dei medici al sistema informatico di ogni Regione.

E per quanto riguarda la responsabilità professionale, chi ha svolto la prestazione secondo precisi protocolli terapeutici sarà responsabile solo in caso di dolo o colpa grave. I contratti assicurativi saranno disciplinati da un regolamento per agevolare la copertura agli operatori, determinando i casi in cui un fondo costituito ad hoc garantisce la copertura assicurativa indicando fonti di finanziamento e relativi obblighi di contribuzione.

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