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Questo articolo è stato pubblicato il 29 agosto 2012 alle ore 08:36.

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ROMA - Sarà operativa in settimana la task force per monitorare l'attuazione delle manovre varate dal Governo. Il gruppo di lavoro è coordinato dai ministri della Pubblica amministrazione, Filippo Patroni Griffi, dei Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, e dal sottosegretario alla presidenza del consiglio, Antonio Catricalà. Ieri si è tenuta una prima riunione fra quest'ultimo e Giarda, assente invece Patroni Griffi, impegnato a Dro (Trento) nei lavori di veDrò, l'associazione di Enrico Letta.

L'obiettivo è mettere sotto la lente le riforme e individuare i regolamenti attuativi che ancora mancano all'appello, dividendoli in due grandi gruppi: quelli che per giungere al traguardo hanno bisogno del passaggio in consiglio dei ministri e gli altri – il cui iter è indubbiamente più veloce – che non necessitano del transito a palazzo Chigi. Il monitoraggio porterà a un cronoprogramma e consentirà anche di capire quali sono i ministeri coinvolti nella fase attuativa. La task force, a quel punto, funzionerà da interfaccia con i tecnici ministeriali, così da avere sempre presente lo stato di avanzamento delle normative.

Dei quasi 400 regolamenti previsti per attuare le manovre – dal decreto dello scorso dicembre ribattezzato salva-Italia all'ultimo sulla spending review – soltanto una quarantina sono arrivati al traguardo. E se è vero che per alcuni provvedimenti c'è ancora il tempo, seppure in molti casi stretto, per mettere a punto i regolamenti, per altri il timing fissato dal legislatore è già scaduto. C'è da dire che per i tecnici ministeriali il lavoro talvolta è complicato dal fatto che il succedersi rapido delle disposizioni sposta le carte in tavola, costringendo a ripensare provvedimenti attuativi già imbastiti.

Il problema, in ogni caso, esiste e il Governo ne è ben consapevole. Il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, ha sul tavolo un voluminoso dossier che fa il punto sulle leggi di propria competenza attribuibili al Governo, cioè quelle del mercato del lavoro e della previdenza, e sulle disposizioni ereditate, relative al testo unico per la sicurezza nei luoghi di lavoro e al collegato lavoro. «Sulla riforma del lavoro – sottolinea la Fornero – partirà un monitoraggio per verificarne gli effetti soprattutto sul fronte dei contratti. Ci sono, poi, le deleghe e le sto esercitando: si tratta di quella sulla partecipazione dei lavoratori e l'altra sui servizi per il lavoro, da portare avanti con le regioni».

Sulla questione attuazione ieri è intervenuto anche il ministro degli Affari europei, Enzo Moavero Milanesi, sottolineando che è importante arrivare a completare l'iter intrapreso nei mesi scorsi con i decreti di liberalizzazione e semplificazione. «Sono decreti imperniati – haaffermato il ministro – sull'obiettivo di favorire la crescita del Paese. Ci interessa molto, nel tempo che ci resta come Governo, assicurarne l'attuazione».

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