Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 30 agosto 2012 alle ore 06:38.

My24


BRUXELLES. Dal nostro corrispondente
Ha riscosso consensi ieri davanti al collegio dei commissari europei a Bruxelles la presentazione di una prima proposta di regolamento che, applicando un articolo dei Trattati, consentirà un trasferimento della vigilanza bancaria dagli stati membri alla Banca centrale europea. La Commissione ha confermato che l'approvazione definitiva e la presentazione ufficiale del progetto avverranno a metà settembre.
Il commissario al Mercato unico Michel Barnier, i cui servizi hanno lavorato sulla proposta in questi due mesi, ha illustrato il pacchetto senza che vi fossero opposizioni particolari dai suoi colleghi, secondo informazioni trapelate ieri. La proposta della Commissione è di trasferire alla Bce la sorveglianza creditizia su tutte le banche della zona euro (e possibilmente di altri Paesi europei) e non solo su quelle più grandi, le cosiddette sistemiche.
In giugno, l'esecutivo comunitario ha ricevuto dai governi il mandato di applicare l'articolo 127 dei Trattati che prevede proprio la centralizzazione della sorveglianza bancaria alla Bce. Il tentativo è di rafforzare l'integrazione finanziaria, in particolare nella zona euro, mettendo mano alla contraddizione esistita finora tra un mercato unico, una sola moneta e una vigilanza affidata a 17 autorità nazionali diverse.
La questione è politicamente impegnativa. Dietro al trasferimento della sorveglianza bancaria dalla periferia al centro non si nasconde solo una cessione di sovranità con pochi precedenti, ma anche la possibilità (decisa dai Governi in giugno) di permettere al fondo finanziario Esm di ricapitalizzare direttamente le banche. Questa misura consentirebbe di spezzare il circolo vizioso tra bilanci bancari e bilanci pubblici.
Il tema «è stato oggetto di un lavoro intenso durante tutta l'estate», ha detto ieri il portavoce della Commissione Pia Ahrenkilde-Hansen. Il collegio dei commissari «vuole che le proposte siano le più ambiziose possibili». Restano alcuni dettagli da chiarire, in vista di una presentazione che il presidente dell'esecutivo comunitario José Manuel Barroso ha fissato per il 12 settembre dinanzi al Parlamento europeo.
Secondo le prime informazioni emerse all'inizio della settimana, il sistema ideato dalla Commissione prevede che le decisioni vengano prese dalla Bce mentre la loro attuazione verrebbe demandata alle autorità nazionali (si veda Il Sole-24 Ore di ieri). Per evitare che l'impegno alla stabilità dei prezzi venga messo in pericolo, il potere di vigilanza sarebbe formalmente separato dalla funzione di politica monetaria.
Tra i dettagli ancora da chiarire vi è la sorveglianza dei gruppi più grandi, quelli transnazionali: bisogna decidere se la vigilanza nella pratica quotidiana debba spettare all'autorità del Paese ospitante la filiale o a quella in cui ha sede la capogruppo. In un articolo pubblicato ieri da Project Syndicate, Barroso ha spiegato che il pacchetto, che necessita il via libera unanime dei 27, dovrebbe entrare in vigore all'inizio del 2013.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Shopping24

Dai nostri archivi