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Questo articolo è stato pubblicato il 30 agosto 2012 alle ore 06:39.

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TAMPA. Dal nostro inviato
Isaac si è abbattuto sulla costa della Louisiana e su New Orleans con venti a 130 chilometri l'ora, mareggiate di oltre due metri e piogge torrenziali. Ma gli argini, ricostruiti dopo le devastazioni lasciate da Katrina, ieri hanno resistito e protetto la città dall'assalto dell'uragano.
I danni e i drammi non sono mancati: una vecchia diga mai rafforzata in una zona rurale a sud di New Orleans, Plaquemines, è stata superata dalle acque, isolando alcune centinaia di persone che avevano resistito gli ordini di evacuazione. E tre quarti della stessa città sono rimasti senza corrente elettrica, 150mila persone che diventano 250mila nell'area metropolitana e oltre 400mila nell'intera Louisiana.
Le prime stime dei danni assicurati, elaborate dalla società specializzata Eqecat, variano al momento tra un miliardo e 1,5 miliardi di dollari. Un impatto economico che appare limitato rispetto agli oltre 40 miliardi di Katrina, che salirono a 80 miliardi contando i costi non coperti da polizze. Anche il settore della produzione energetica ha resistito: le piattaforme offshore nel Golfo del Messico sono state quasi completamente abbandonate, ma apparivano pronte a riprendere rapidamente l'attività. Le raffinerie sulla terraferma hanno chiuso i battenti solo nel 7% dei casi - sei impianti - pur se sono possibili ulteriori paralisi legate alla mancanza di elettricità. L'uragano ha solo sfiorato le strutture. E i mercati finanziari hanno rispecchiato questo iniziale sospiro di sollievo: i prezzi dei future del gas naturale e del greggio sono calati.
Isaac, arrivato sulla terraferma a partire dalle otto della sera di martedì a circa 150 chilometri da New Orleans, si è mosso lentamente sopra la Louisiana - e la sua città simbolo - nel corso della giornata. E nel pomeriggio è stato declassato da uragano di Categoria 1, la più bassa, a tempesta tropicale, proseguendo il cammino in direzione nord-ovest. Il suo indebolimento non ha tuttavia cancellato una minaccia diversa da quella del vento: i pericoli maggiori derivano adesso dalle inondazioni. Le 24 gigantesche pompe che cercano di limitare gli allagamenti a New Orleans erano fin da ieri in piena attività. La città è stata investita da venti vicini ai cento chilometri fin dalla mattina e da piogge che hanno tenuto in allarme le autorità locali e della protezione civile federale della Fema. «Il sistema di protezione della città sta funzionando - ha dichiarato il sindaco Mitch Landrieu -. Non ci sono rischi e persone rifugiatesi sui tetti paragonabili a quanto accaduto con Katrina». Il sindaco ha però ugualmente per precauzione fatto pattugliare la città da polizia e guardia nazionale e imposto un coprifuoco notturno. Né i danni e la paura sono limitati alla Louisiana: in Mississippi la principale autostrada costiera, la US 90, è rimasta chiusa per lunghi tratti. L'assedio di Isaac alla regione del Golfo, secondo le previsioni, dovrebbe durare almeno un'altra giornata. Nei Caraibi, prima di arrivare sulle coste americane, Isaac aveva mietuto 23 vittime.
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A CONFRONTO

23
le vittime
Nei Caraibi, prima di arrivare sulle coste americane, Isaac ha provocato la morte di 23 persone. Le vittime di Katrina, sette anni fa, furono 1.800
1-1,5 miliardi di $
i danni
Le prime stime dei danni causati da Isaac variano per ora da 1 a 1,5 miliardi di dollari. Il costo di Katrina arrivò a 80 miliardi

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