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Questo articolo è stato pubblicato il 30 agosto 2012 alle ore 17:51.

Prosegue lo sciopero della fame contro il porcellum e per una nuova legge elettorale e oggi è il turno di Paola Concia del Partito democratico.
Sono 25 i parlamentari di diversi schieramenti (non partecipa l'Udc) che prendono parte alla staffetta per sollecitare una modifica del sistema di voto. L'idea è partita dal democratico Roberto Giacchetti che è arrivato a 35 giorni di digiuno e ha perso 11 kg.
L'iniziativa, protratta per il tutto il mese di agosto fino al 3 settembre, ha lo scopo di tenere accesa l'attenzione sulla riforma elettorale anche nelle giornate estive. Il passaggio del testimone tra un parlamentare e l'altro avviene alla mezzanotte e i turni di digiuno durano 24 ore. Le iscrizioni sono aperte sul gruppo facebook «24 ore di digiuno per dire no al Procellum».
Ma non sono solo i politici a partecipare. Ci sono anche semplici cittadini e militanti. Tra le adesioni trasversali anche quelle di Benedetto della Vedova (Fli), Enrico Costa e Guido Crosetto (Pdl), Giorgio Stracquadanio (Misto). Nei democratici hanno preso parte tra gli altri Pierluigi Castagnetti e Ermete Realacci, oltre a Rita Bernardini (Pd-Radicali).
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