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Questo articolo è stato pubblicato il 30 agosto 2012 alle ore 06:41.

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ROMA
È durata davvero poco la ritrovata unità del centrodestra in Sicilia. Gianfranco Miccichè, leader di Grande Sud e noto per essere stato il fondatore di Fi nell'isola, rompe nuovamente con il Pdl, il suo ex partito, e con Nello Musumeci, il candidato de La Destra di Storace, che proprio l'ex sottosegretario aveva lanciato nei giorni scorsi. Che potesse finire così non è affatto una sorpresa. Già quattro anni fa ci si era andati vicini. Anche allora Miccichè si era candidato alla presidenza, nonostante l'ostracismo dei coordinatori regionali del Pdl, che pur di non sostenerlo puntarono su raffaele Lombardo, il leader dell'Mpa divenuto poi avversario. Allora però Miccichè accettò di farsi da parte. Berlusconi era premier, il Governo marciava e non c'era neppure stato il divorzio da Fini. I tempi però sono cambiati. Stavolta Berlusconi (che inizialmente aveva dato il via libera alla sua candidatura) non è riuscito a farlo recedere. Racconta Miccichè: «Ho sentito Berlusconi. Non ha nemmeno provato a farmi tornare indietro. Ma era molto amareggiato. Mi ha chiesto cosa posso fare? Gli ho risposto: invita a votarmi».
A questo punto la partita è quanto mai aperta e sembra ricalcare quel che avvenne in occasione delle amministrative di maggio a Palermo, sia sul fronte del centrodestra che sul quello del centrosinistra. Persero tutti: il Pdl, che con Massimo Costa non arrivò neppure al ballottaggio, ma anche il Pd che vide surclassato il suo candidato (qualcuno si ricorda di Fabrizio Ferrandelli?) dall'arrivo di Leoluca Orlando. Adesso però non c'è nessun Orlando alle porte e nel Pdl sono convinti che ce la faranno: «I sondaggi dicono che Musumeci è primo nonostante la campagna elettorale non sia ancora partita», assicurava ieri Adolfo Urso. La spina nel fianco di Miccichè però si farà sentire. Con il leader di Grande Sud ci sono anche gli ex lombardiani dell'Mpa e i finiani di Fli. «Finalmente decolla il Partito siciliano», rilancia l'ex sottosegretario. Tirano un sospiro di sollievo Pd e Udc che sostengono assieme l'ex sindaco di Gela Rosario Crocetta, inviso invece a Sel e Idv.
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