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Questo articolo è stato pubblicato il 31 agosto 2012 alle ore 13:23.

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Non si arresta la polemica tra la compagnia italiana Meridiana e il vettore low cost Ryanair. Dopo le accuse mosse da Alessandro Notari, direttore commerciale del Gruppo di Meridiana contro FlyRyanair perché questi «ricevono contributi in Italia in modo poco trasparente dagli aeroporti e dagli Enti Locali italiani» il responsabile della comunicazione del gruppo Stephen McNamara ha nuovamente replicato.

«Ryanair non commenta rumour o speculazioni e incoraggia tutte le compagnie aeree ad abbassare le tariffe e competere, invece di fare false affermazioni e lamentari», ha spiegato il responsabile della comunicazione del gruppo Stephen McNamara.

Mercoledì Meridiana aveva denunciato l'unfair competition annunciando dal 16 settembre la chiusura collegamenti Bari-Verona e Bari-Milano Linate in segno di protesta contro la concorrenza di Ryanair.
Ryanair aveva rilanciato il giorno seguente con l'aumento dei suoi servizi sulla Bari-Verona di 3 frequenze a 7 voli settimanali andata e ritorno, e sulla Bari-Milano Bergamo da 3 a 24 voli settimanali andata e ritorno.

«La perennemente in perdita e altamente sovvenzionata compagnia aerea italiana Meridiana - ha affermato Michael Cawley di Ryanair - ha annunciato il ritiro dei servizi su queste rotte a causa di ciò che sosteneva essere concorrenza sleale. Ryanair respinge le false affermazioni di Meridiana, che per troppi anni ha derubato i passeggeri italiani con tariffe pari a più del doppio di quelle Ryanair, incorrendo al tempo stesso in perdite commerciali enormi. Compagnie aeree inefficienti come Meridiana esistono solo grazie ai sussidi e non potranno mai competere con compagnie aeree autenticamente efficienti e a basso costo come Ryanair. Meridiana dovrebbe smettere di lamentarsi e imparare a convivere con la nuova realtà di concorrenza efficiente, a basso costo e a basse tariffe. Ryanair sta aggiungendo queste frequenze supplementari in modo che i passeggeri italiani che in precedenza volavano con Meridiana possano ora risparmiare milioni di euro volando con Ryanair».

Altra replica di Meridiana: quali sarebbero i conti di Rayanair senza i contributi che riceve in Italia in modo poco trasparente?
Il botta e risposta fra le due compagnie continua con ulteriori precisazioni di Notari, in replica alle parole di Cawley: «Meridiana fly - Air Italy è una società privata che non riceve sussidi ma piuttosto supporto finanziario dai propri azionisti interamente privati. I suoi conti sono completamente trasparenti e disponibili essendo peraltro una società quotata. Quando ha ricevuto dei contributi ciò è sempre avvenuto sulla base di gare pubbliche regolate in ambito europeo e aperte a tutti i vettori.
Le tariffe che la Compagnia offre sul mercato sono sempre estremamente trasparenti: quanto proposto in fase di promozione corrisponde a ciò che il consumatore paga al momento dell'acquisto, contrariamente ad alcune compagnie low cost che, malgrado le sanzioni comminate dall'Antitrust, continuano a promuovere tariffe che risultano due o tre volte maggiorate al momento dell'acquisto finale.
Piuttosto sarebbe opportuno domandarsi quali sarebbero le tariffe ed i conti di Ryanair senza i contributi che riceve in Italia in modo poco trasparente dagli aeroporti e dagli Enti Locali Italiani».

Assaereo: a Ryanair insostenibili privilegi
Assaereo, l'associazione confindustriale delle compagnie aeree, è scesa in campo sulla querelle Meridiana Fly-Ryanair difendendo la compagnia italiana ed evidenziando che la low cost irlandese riceve «insostenibili privilegi». «In merito agli attacchi ricevuti da Meridianafly - Air Italy da parte di Ryanair, Assaereo precisa che l'efficienza di una compagnia aerea - si legge nella nota - dovrebbe misurarsi su presupposti diversi rispetto alla capacità di sfruttare a proprio vantaggio le diverse legislazioni vigenti in Europa e di attingere alle risorse offerte dagli scali peraltro in maniera a volte poco trasparente».

«Come evidenziato da Meridiana relativamente all'aeroporto di Verona, i contributi concessi al vettore irlandese non si limitano alle somme, seppur molto consistenti, che il gestore dello scalo versa a Ryanair per ogni passeggero trasportato, ma si traducono anche e soprattutto in generosi sconti sul costo dei servizi di assistenza a terra e nell'esenzione dal pagamento delle addizionali comunali. Tali trattamenti - prosegue Assaereo - non sono concessi alle altre compagnie che, non ricevendo sussidi e dovendo pagare per intero le tariffe e le addizionali, sono spesso costrette a scegliere se proseguire le attività in perdita o chiudere i collegamenti in sovrapposizione con Ryanair». «Ma c'è di più: a differenza di tutti gli altri vettori che operano nel nostro Paese, italiani e non, Ryanair - prosegue l'associazione - continua a non adeguarsi alle norme nazionali in materia fiscale, contributiva e previdenziale nascondendosi strumentalmente dietro la sua nazionalità irlandese. Se da un lato tali comportamenti sono oggetto di indagine da parte della Guardia di Finanza e dell'Ispettorato del Lavoro, viene certamente spontanea la domanda su quali sarebbero effettivamente i risultati di bilancio di Ryanair - conclude Assaereo - in assenza di tali insostenibili privilegi».

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