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Questo articolo è stato pubblicato il 03 settembre 2012 alle ore 06:36.

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Valentina Melis
Passa soprattutto per il fisco locale la pioggia di aumenti che si abbatte sulle tasche degli italiani nel 2012. Ma non solo. Perché alle addizionali Irpef regionali e comunali, sbloccate nel 2011 con effetti a partire da quest'anno, all'Imu, e al rincaro al massimo dell'imposta sui premi Rc auto in oltre il 60% delle province, c'è da aggiungere l'aumento a singhiozzo delle accise sui carburanti (ritoccate sei volte nell'ultimo anno e mezzo) che – insieme all'Iva – porta il peso delle imposte a incidere per oltre il 57% sul costo della benzina e per oltre il 53% sul gasolio. Una zavorra che sfiora il 60% nelle undici Regioni che applicano anche l'addizionale regionale all'accisa nazionale.
Un'altra tassa è prevista nella bozza del Dl sulla tutela della salute che potrebbe approdare questa settimana in Consiglio dei ministri dopo la pausa di riflessione dei giorni scorsi: il piano iniziale prevedeva un contributo straordinario, dal 2013 al 2015, a carico dei produttori di bibite e superalcolici. Ma già nei giorni scorsi il ministro Renato Balduzzi ha spiegato che era «solo una proposta».
Imu e addizionali Irpef
Lasciato alle spalle l'acconto Imu di giugno, che ha portato nelle casse dello Stato e dei Comuni 9,6 miliardi, i proprietari di case e terreni devono mettere in conto che l'esborso più salato potrebbe arrivare con il saldo da pagare entro il 17 dicembre: mentre l'acconto di giugno, infatti, è stato calcolato con le aliquote base dello 0,4% per la prima casa e dello 0,76% per gli altri immobili, il saldo sarà calcolato con quelle deliberate (o ancora in fase di definizione) nei singoli Comuni, che possono aumentarle o diminuirle dello 0,2% per la prima casa e dello 0,3% per gli altri immobili. Dai primi monitoraggi del Sole 24 Ore sulle delibere dei comuni capoluogo (dove risiedono oltre 10 milioni di italiani) emerge chiaramente, però, che i sindaci, pur cercando di limitare gli aumenti del prelievo sull'abitazione principale, ritoccano verso l'alto l'aliquota per gli altri immobili, puntando in molti casi sul livello massimo dell'1,06 per cento. Sembra invece scongiurata l'evenienza di un aumento delle aliquote base stabilite dal Governo, comunque ancora possibile fino a dicembre.
Lo sblocco delle addizionali Irpef locali farà sentire i suoi effetti più pesanti in busta paga soprattutto a partire da gennaio, quando si sommeranno gli effetti degli aumenti deliberati dalle Regioni e dai Comuni.
Inoltre, nelle Regioni che hanno gravi disavanzi nella sanità e che hanno messo a punto piani di rientro, gli aumenti potrebbero portare l'addizionale Irpef, già nel 2013, al livello record del 2,63 per cento. Fin da oggi, peraltro, in Campania, Molise e Calabria, l'Irpef regionale si porta via il 2,03% dei redditi dei contribuenti.
Rc auto e accise carburanti
Casa e redditi a parte, l'altra mini-stangata a carico dei contribuenti riguarda l'auto: la maggior parte delle Province ha approfittato infatti della possibilità di aumentare dal 12,5% al 16% del premio l'imposta sull'Rc auto. Questo aumento, peraltro, si fa sentire quasi subito sulle polizze: le compagnie devono infatti applicare le nuove aliquote appena entrano in vigore (il primo giorno del secondo mese successivo a quello di pubblicazione della delibera provinciale sul sito delle Finanze) e far pagare gli importi aggiuntivi all'assicurato alla prima scadenza utile.
Sul fronte accise, l'aumento di 2 centesimi al litro deciso dal Governo dopo il terremoto in Emilia-Romagna del 20 maggio, è solo l'ultimo di una serie di aumenti deliberati nell'ultimo anno e mezzo, anche se si studia la possibilità di una sterilizzazione dell'Iva.
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Le istruzioni per l'acconto Imu
In Norme e tributi - pagina 3

Il conto sul fronte fiscale
IMU
Occhi puntati sul saldo
L'anticipo al 2012 dell'Imu, il tributo «federalista» che ha preso il posto della vecchia Ici, e il ritorno del prelievo sulla prima casa hanno già portato nelle casse dello Stato – con l'acconto di giugno – 9,6 miliardi di euro: quasi la metà, dunque, dell'incasso totale atteso dallo Stato per quest'anno, pari a 21, 4 miliardi. Ma a pesare di più, sulle tasche dei contribuenti, potrebbe essere il saldo dell'imposta, a dicembre
IMPOSTA RC AUTO
Aumenti rapidi e diffusi
Oltre il 60% delle province italiane ha già portato al massimo (il 16% del premio) il livello dell'imposta sull'Rc auto. Dal 2011, l'aliquota «base», pari al 12,5%, può essere infatti aumentata o diminuita fino al 3,5 per cento. Le variazioni deliberate dalle province hanno effetto quasi immediato sui premi, perché le compagnie devono applicare le nuove aliquote, recuperando dall'assicurato il maggiore onere alla prima scadenza utile

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