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Questo articolo è stato pubblicato il 04 settembre 2012 alle ore 14:20.
«Dopo l'estate ho scelto di restare per gli stessi motivi che mi hanno fatto avvicinare alla politica: l'ammirazione per le idee di libertà di Silvio Berlusconi. Non mi arrendo alle prime difficoltà: gli ostacoli mi motivano a essere più forte e tenace. Quindi per ora non mollo». A dirlo, in un'intervista al settimanale Diva e Donna in edicola domani, è la consigliera lombarda del Pdl, Nicole Minetti, che sembra così chiudere la discussione sulle sue dimissioni avviata all'inizio dell'estate.
Non solo politica, con la scelta di non dimettersi da consigliera regionale, nell'intervista che Nicole Minetti ha rilasciato al settimanale Diva e Donna. L' esponente del Pdl, secondo un'anticipazione del servizio, lancia anche un appello a Patrizia Mirigliani, organizzatrice di Miss Italia, commentando la presenza in finale di Chiara Danese, parte civile al processo Ruby 2 contro di lei, a cui comunque fa un "in bocca al lupo". «Mi ha colpito l'attenzione che Miss Italia riserva alla partecipazione di questa ragazza che in fin dei conti dovrebbe essere una concorrente qualsiasi, come le altre, ma sui giornali le è sempre riservato grande spazio - dice -. Spero che un concorso così importante sia super partes rispetto alla vicenda come dovrebbe essere; anzi, Patrizia Mirigliani per dimostrarlo davvero dovrebbe invitarmi come ospite a una delle serate».
Diva e Donna anticipa poi di aver chiesto a Minetti di dare sexy-pagelle ad alcuni politici. Queste le risposte: voto 8 a Roberto Formigoni («la giacca gialla che ogni tanto indosso in Consiglio regionale l'ho scelta ispirandomi alle sue camicie», che sono simbolo di "autoironia"), 7 Matteo Renzi («anche se ha un pò troppo l'aria del bravo ragazzo per i miei gusti; lo vedrei meglio con un giubbotto in pelle, più rock»); 4 al leader del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo («in un uomo non mi piace mai la barba incolta») e 3 al segretario del Pd, Pierluigi Bersani («Se dovessimo unire la folta chioma di Grillo con la flemma di Bersani non ne uscirebbe certo l'uomo più sexy del pianeta»).
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