Resta in carcere il senatore Lusi: confermate le esigenze cautelari per l'ex tesoriere della Margherita

Resta in carcere il senatore Luigi Lusi, ora al gruppo misto dopo essere stato espulso dalla Margherita. Il tribunale del Riesame ha ribadito la legittimità degli arresti dopo la pronuncia della Cassazione che il 31 luglio scorso aveva annullato con rinvio la conferma da parte del tribunale della libertà della custodia nel carcere di Rebibbia, a Roma.

Nel corso dell'udienza davanti al Riesame, svolta il 31 agosto scorso, i pm si erano detti favorevoli alla concessione degli arresti domiciliari per Lusi. Per i pm la misura, nel caso, sarebbe dovuta essere eseguita in un convento abruzzese. I difensori del parlamentare, gli avvocati Luca Petrucci e Renato Archidiacono, non avevano formalizzato l'istanza al giudice delle indagini preliminari in attesa della decisione del Riesame. Nei giorni successivi il gip Simonetta D'Alessandro aveva confermato la custodia cautelare in carcere. Lusi è in cella dal 20 giugno scorso, dopo il via libera al suo arresto pronunciato dall'aula del Senato. Il senatore è accusato, assieme ad altre persone, tra cui anche la moglie Giovanna Petricone, di associazione a delinquere
finalizzata all'appropriazione indebita.

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