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Questo articolo è stato pubblicato il 04 settembre 2012 alle ore 15:49.

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Il ministro della Sanità, Renato BalduzziIl ministro della Sanità, Renato Balduzzi

Confermata la riunione del Consiglio dei ministri di domani: la convocazione è per 15,45 a Palazzo Chigi, per l'esame dell'articolato elaborato dal ministro della Salute Renato Balduzzi con nuove norme su stili di vita e medicina del territorio. Ancora incerta però la natura del provvedimento: decreto legge (come inizialmente ipotizzato) o
di un disegno di legge. L'ordine del giorno diramato in serata - che prevede anche una relazione dei ministri Clini e Passera sulla situazione dell'Ilva - fa infatti riferimento ad un generico "Provvedimento legislativo in
materia di sanità".

Pressing delle Autonomie
Inutile, dunque, il pressing delle regioni che oggi hanno chiesto al Governo più tempo - almeno una settimana - per analizzare il testo delle norma predisposte dal ministero della Salute, visto che il documento, ha sottolineato il Governatore della Toscana, Enrico Rossi al termine di una riunione straordinaria della Conferenza delle Regioni convocata proprio per discutere i contenuti del provvedimento, «è arrivato nelle nostre mani solo questa mattina».

Le Regioni: «provvedimento non urgente»
«La prima regola è che si possa discutere con il Governo - ha ricordato Rossi - e la richiesta di maggior tempo dipende proprio da questo. Nel nuovo testo ci sono punti su cui conveniamo, altri meno. Ma non si può andare avanti su tutto con decretazioni d'urgenza, il Paese non può essere in guerra su tutto». Poi l'appello al Governo a «non fare passi improvvisi e definitivi. Ci riuniremo nei prossimi giorni e faremo sapere quali sono le nostre opinioni». In una nota, la Conferenza esplicita nero su bianco i suoi dubbi sul provvedimento, che non avrebbe «gli elementi di
decretazione d'urgenza». Censurato anche il mancato recepimento «di molti emendamenti presentati dalle Regioni», mentre si ribadisce «la volontà di proseguire un lavoro di confronto finalizzato alla sottoscrizione del nuovo Patto per la salute».

Obiettivi ridimensionati
Il contestatissimo "decretone Balduzzi" è stato anche al centro di una riunione tecnica a Palazzo Chigi (una sorta di pre-consiglio con rappresentanti dei vari ministeri) per capire quale sarà la nuova versione del provvedimento, dopo le polemiche che la settimana scorsa hanno accompagnato la presentazione delle nuove misure, e il successivo slittamento del Consiglio, che la scorsa settimana non si è svolto. Tra le ipotesi valutate, quella di eliminare dal testo la tassa sulle bibite gassate e zuccherate, mentre dovrebbe essere confermata la stretta sui giochi d'azzardo e videopoker, che non potranno essere installati in un raggio di 500 metri da scuole, ospedali e luoghi di culto. Il Consiglio potrebbe anche dare il via libera «salvo intese» (ovvero su un testo suscettibile di modifiche) oppure stralciare alcune parti del provvedimento.

La protesta dei medici
Un altro aspetto del decreto che sta facendo discutere, e che ha acceso la protesta dei medici di famiglia, è la riforma della medicina territoriale. Le modifiche proposte dalle Regioni - quali ad esempio la messa in discussione del numero ottimale di pazienti per ciascun professionista e la possibilità di impiegare camici bianchi dipendenti per la medicina del territorio - sarebbero state accolte dal Governo.

Cgil schierata per il rinvio
Si allarga intanto il fronte dei contrari al decrecto. In una nota, Fp Cgil si scaglia contro «la proposta ministeriale sul decreto sanità fumosa sull'assistenza della medicina generale h24 e con una sanatoria della libera professione del medico pubblico nello studio privato», definendo anche le richieste delle regioni «confuse ed evanescendo». Il sindacato sollecita quindi un rinvio dell'esame del decreto, «un atto di buon senso per arrivare ad un testo che sia frutto di un dialogo tra le istituzioni e che coinvolga le parti sociali».

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