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Questo articolo è stato pubblicato il 04 settembre 2012 alle ore 06:40.

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ROMA
Il nuovo vertice della Rai comincia a modificare la composizione e il funzionamento dell'assetto dirigenziale del gruppo pubblico. Non mancano certo le novità dell'annunciata tornata di nomine proposte dal direttore generale Luigi Gubitosi, che sarà discussa domani dal Consiglio di amministrazione. La più significativa, forse, è la presenza dei tre direttori delle reti televisive nel Cda della Sipra, la concessionaria di pubblicità. È chiara l'intenzione del nuovo dg: integrare concessionaria e vertici editoriali, responsabilizzando questi ultimi rispetto al rapporto tra risorsa pubblicitaria e definizione dei palinsesti.
La prima manovra del nuovo vertice – concordata da Luigi Gubitosi con il presidente Anna Maria Tarantola – è centrata sulla Sipra. Non a caso. Rispetto ai 950 milioni della prima riprevisione del bilancio 2012, attualmente la concessionaria ha comunicato all'azienda una chiusura d'anno compresa in una forbice tra 830 e 870 milioni. Come dire che mancano almeno cento milioni all'appello. A settembre non è possibile effettuare tagli di tali dimensioni, ma solo cercare di ridurre le perdite. Da qui, oltre che per le quote di mercato perse dalla Sipra negli ultimi anni a fronte dei successi di ascolto della Rai, le dimissioni con le quali l'amministratore delegato Aldo Reali ha cercato ieri di anticipare il suo allontanamento dalla Sipra e dall'azienda voluto da Gubitosi. Da qui la decisione del nuovo vertice di mettere l'ex direttore generale Lorenza Lei ad amministratore delegato dalla concessionaria e di assumere in prima persona la presidenza della stessa Sipra. Bisognerà capire la ripartizione dei poteri all'interno dei nuovi vertici Sipra, compresi quelli del direttore generale, di cui non si può scartare un avvicendamento, all'interno di un radicale cambiamento della concessionaria, rete di vendita compresa.
Il presidente della Sipra Roberto Sergio andrà a ricoprire lo stesso ruolo in RaiWay, dove è prevista la conferma dell'amministratore delegato Stefano Ciccotti, confermato in un Cda di cui faranno parte Luigi Rocchi, Luca Balestrieri e Roberto Sergio. Per la società che ha in gestione un assetto strategico come la rete di trasmissione del servizio pubblico, le intenzioni del nuovo vertice sono ancora da chiarire, ma non sarebbe più prioritaria la sua dismissione ai privati quanto invece una sua valorizzazione (gli impianti e le frequenze della tv digitale terrestre sono e saranno sempre più ambiti anche per la banda larga mobile. E dal 2015, se non prima, il nuovo standard DVB-T2 più che raddoppierà la capacità trasmissiva dei contenuti ad elevatissima qualità).
Un altro cambiamento voluto dal nuovo vertice riguarda RaiFiction e sarà uno dei più discussi al Cda di domani. Fabrizio Del Noce ha già raggiunto l'accordo per lasciare il suo incarico a Eleonora Ninni Andreatta, figlia di Beniamino Andreatta. Una scelta all'interno dell'azienda: quindi difficilmente attaccabile da questo punto di vista. Nel Pdl, però, potrebbero esserci contrasti rispetto a una dirigente capace, ma da alcuni di loro ritenuta troppo vicina ad Agostino Saccà, già direttore generale della Rai e di RaiFiction e ora produttore indipendente. In Cda andrà anche la proposta di accorpare Televideo e RaiNews24, sotto la direzione di Corradino Mineo.
Un'altra novità allo studio del nuovo vertice, anche se da verificare, sarebbe la volontà di aumentare gli investimenti della Rai proprio nella fiction. Non sarebbe certo una scelta sbagliata: negli ultimi anni gli investimenti si sono ridotti in un prodotto strategico, per gli ascolti e per l'immagine delle reti che lo mettono in onda, oltre che della stessa Rai. Investimenti ridotti e diverse produzioni delocalizzate all'estero, con perdita di ore e ore di lavoro per le maestranze italiane.
La Rai, nonostante il tracollo generale della pubblicità e quindi di tale risorsa all'interno dei suoi ricavi – fermo il canone, che diventa in questa fase un vantaggio non di poco conto sul mercato – non può limitarsi a tagliare i costi, anche se è ancora possibile farlo, pur tenendo conto che negli ultimi quattro anni sono stati "tagliati" 300 milioni di costi. L'azienda deve investire e, soprattutto, deve decidere dove e quanto investire, trovando le risorse per farlo, mantenendo per quanto possibile l'equilibrio di bilancio (il 2012 è gravato dai costi di Europei e il "riacquisto" di 200 ore delle Olimpiadi estive).
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IL PIANO DEI NUOVI VERTICI
I cambiamenti
Il Consiglio di amministrazione della Rai in programma domani è chiamato a votare le proposte di Luigi Gubitosi (foto). Il riassetto organizzativo della Rai voluto dal dg parte dalla Sipra: nella concessionaria pubblicitaria entreranno lo stesso Gubitosi e i direttori delle tre reti generaliste. Un segnale di discontinuità rispetto al passato, che mira a creare una maggiore sinergia tra strutture, volta alla realizzazione del massimo profitto. L'ex direttore generale Lorenza Lei sarà proposta come amministratore delegato dalla concessionaria
Un altro cambiamento voluto dal nuovo vertice riguarda RaiFiction e sarà uno dei più discussi al Cda di domani. Fabrizio Del Noce ha già raggiunto l'accordo per lasciare il suo incarico a Eleonora Ninni Andreatta, figlia di Beniamino Andreatta

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