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Questo articolo è stato pubblicato il 06 settembre 2012 alle ore 10:30.

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L'Ad di Finmeccanica Giuseppe OrsiL'Ad di Finmeccanica Giuseppe Orsi

Esplode il caso-consulenze Finmeccanica a Lisa Lowenstein, ex moglie del ministro dell'Economia Vittorio Grilli. Gli inquirenti della procura di Roma avrebbero accertato emolumenti che, in totale, vengono stimati in circa 100mila euro l'anno. Di una consulenza di questo genere, senza specificazioni sull'ammontare, parla l'amministratore delegato, Giuseppe Orsi, in una conversazione con Ettore Gotti Tedeschi, captata in un'intercettazione ambientale dagli investigatori all'inizio di giugno. A quanto risulta, però, la prima consulenza alla signora Lowenstein risale al 2010, quando Grilli era direttore generale al Tesoro. Gli inquirenti, dunque, stanno verificando il numero, l'oggetto, il tenore delle consulenze e l'effettiva realizzazione delle prestazioni indicate nei contratti. Non solo: si tratta di capire da quali società del gruppo Finmeccanica provengono questi contratti. Tutti profili che in realtà potrebbero svuotarsi presto di contenuti penali se risulteranno sufficienti riscontri. Altro aspetto, che riguarda invece i profili di opportunità, è il fatto che il ministero dell'Economia è l'azionista principale di Finmeccanica. La procura di Roma, peraltro, deve spiegarsi perché Orsi parla a Gotti Tedeschi di una consulenza all'ex moglie di Grilli quando è nel 2010 che parte il – primo? – contratto con la signora Lowenstein, esperta d'arte, che ieri interpellata da Radiocor ha detto: «Non voglio commentare». A meno di avvalorare l'ipotesi, circolata secondo fonti bene informate, che appunto le consulenze siano più d'una, aggiuntesi nel tempo, e l'ultima sia molto recente. L'ad di Finmeccanica, tra l'altro, ne parla all'inizio di giugno, proprio una decina di giorni dopo la sua conferma al vertice del colosso della difesa.

Ma c'è un altro dato emerso con forza ieri mattina dopo le anticipazioni del Corriere della sera sul verbale del colloquio reso a piazzale Clodio dall'ex presidente dello Ior. Immediata, infatti, è stata la smentita di Orsi: «Non ho mai affidato consulenze alla moglie del professor Grilli. Né da quando ricopro la carica di amministratore delegato di Finmeccanica, né in passato come amministratore delegato di AgustaWestland». Anche il professor Ennio Amodio, legale di Orsi, scende in campo e garantisce l'assenza di ogni ipotesi in questo senso: «Lo dimostrano i risultati delle fitte indagini condotte dalle Procure di Napoli e Roma fin dal giugno scorso. Da esse non è emersa la benché minima traccia delle fantomatiche consulenze». «Chi fa uscire col contagocce – si chiede il legale – frammenti dei verbali di Ettore Gotti Tedeschi?».

Eppure, a verbale, su richiesta di spiegazione avanzata dai pubblici ministeri dopo avergli esibito la trascrizione dell'intercettazione ambientale, Gotti afferma: «Prendo atto del tenore della conversazione, neppure ricordavo la vicenda inerente la moglie di Grilli. In ogni caso - sottolinea il banchiere - Orsi mi disse di aver risolto e messo a posto alcuni problemi che aveva la moglie di Grilli attraverso l'affidamento, da parte di Finmeccanica, di consulenze false». Se la smentita di Orsi è così perentoria c'è da immaginare, fino a prova contraria, che le presunte consulenze originerebbero da altre società della galassia Finmeccanica che non sono l'AgustaWestland o la stessa holding e che di tali contratti con l'ex moglie dell'attuale ministro dell'Economia Orsi sarebbe stato messo all'oscuro o comunque non ne avrebbe avuto conoscenza.
La vicenda delle consulenze era finita sulla stampa già i primi di luglio, quando i pm dell'inchiesta Finmeccanica sentirono come testimone l'ex presidente dello Ior. E fu anche oggetto di un'interrogazione dell'Idv che anche ieri è tornata a chiedere chiarimenti al governo. Le indagini sul gruppo aerospaziale - che vedono Orsi indagato per corruzione internazionale, riciclaggio e finanziamento illecito ai partiti in merito alla vendita di una partita di elicotteri al governo indiano - erano allora in capo alla procura di Napoli. Poi il 24 luglio la Cassazione accolse la richiesta avanzata dal numero uno di Finmeccanica per incompetenza territoriale e trasferì il fascicolo alla procura di Busto Arsizio. Tra le indiscrezioni si parla anche di presunte tangenti alla Lega Nord, peraltro sempre smentite da Finmeccanica. Ma presto novità esplosive potrebbero emergere dall'attività degli inquirenti. Anche perché l'asse investigativo Roma–Napoli e Busto Arsizio è solido, ci sono due nuovi capi in Procura stimati e apprezzati da tutti come Giuseppe Pignatone a Roma e Giovanni Colangelo a Napoli, e la delega di polizia giudiziaria è affidata ai carabinieri del Noe guidati dal colonnello Sergio De Caprio, famoso come «capitano Ultimo».

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