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Questo articolo è stato pubblicato il 06 settembre 2012 alle ore 08:39.

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Michelle ObamaMichelle Obama

ChARLOTTE - Dal vestito color bronzo e rosa alle parole, calde e appassionate. Michelle Obama ha lasciato il segno, nel partito democratico e nel paese. La First Lady, dopo il suo discorso alla Convention democratica, si e' aggiudicata un indiscusso Oscar per la performance politica, conquistando recensioni unanimi da sostenitori, avversari e esperti di mass media. Battendo di sicuro non solo la rivale aspirante a First Lady, Ann Romney, e suo marito, il candidato repubblicano alla Casa Bianca Mitt Romney. Ma anche la performance affidata dai repubblicani alla loro Convention di Tampa ad un vecchio professionista del cinema che di Oscar ne ha vinti davvero: la bizzarra chiacchierata-denuncia di Clint Eastwood con una sedia vuota (dove sarebbe stato seduto il grande nemico Barack Obama).

Sfoggiando un vestito su misura firmato Tracy Reese (con un motivi definiti "astratto barocco"), Michelle Obama si e' imposta a tutti. Se era scontato il parere di compagni di partito e di strada - "ben fatto", il parere della rivista liberal Mother Jones - l'unanimita' fuori e a volte ben lontano dai circoli progressisti e' parsa piu' unica che rara. "Un trionfo", ha detto Howard Kurtz, critico mediatico del Washington Post. La First Lady ha conquistato e motivato i democratici alla Convention come "nessun oratore era stato capace di fare a Tampa tra i republicani", ha aggiunto il commentatore di CNN Chuck Todd.

I conservatori non sono stati da meno: "Un successo completo", ha dichiarato il commentatore John Podhoretz. "E' stato un discorso eccellente" ha aggiunto Jonah Goldberg della rivista filo-repubblicana National Revew _ E' stata piu' a suo agio e capace d'una piu' convincente passione di Ann Romney. Ha difeso Obama come uomo e ha difeso le sue politiche". Paul Mirengoff, di Power Line, si e' congratulato suo malgrado: "Odio ammetterlo, ma Michelle Obama ha fatto molto bene". Critiche sono parse arrivare solo da chi, per partito preso, ha ignorato il discorso: "Non l'ho guardato perche' non sopporto le manipolazioni. E comunque non ha parlato del settore privato", e' scattato William Teach della Right Wing News.

L'opinione pubblica "digitale" e' stata a sua volta conquistata: i tweet per minuto, cioe' i messaggi sul sito di mirco-blogging Twitter, si sono impennati a 28.003 al minuto per Michelle, contro un massimo di 14.289 di Mitt Romney, i 7.044 di Clint Eastwood e i 6.195 di Ann Romney. Qual uno ha suggerito che sarà difficile persino per Barack Obama, che parlerà stasera concludendo la kermesse democratica, battere la First Lady. Le reazioni della stampa popolare, abitualmente piu' propensa a commentare sul look delle stelle dello spettacolo piuttosto che dei politici, hanno completato l'ovazione per la First Lady: "Elegante", ha sentenziato la rivista People aggiungendo: "Anche chi non e' un fan della sua politica e' probabile che sia diventato oggi un fan della sua immagine". Un look ben diverso, di sicuro, dal rosso fuoco di Oscar de la Renta scelto dalla rivale Ann Romney per presentare suo marito. Quasi un simbolo dello scontro in atto: la speranza democratica di ottenere un nuovo mandato alla Casa Bianca contro il vistoso desiderio di rivincita repubblicana.

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