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Questo articolo è stato pubblicato il 08 settembre 2012 alle ore 18:34.

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Come da copione, «Pietà» del regista sudcoreano Kim Ki-duk si è aggiudicato il Leone d'Oro della 69/ma edizione del Festival del Cinema di Venezia. FIn dalla sua proiezione, il film ha registrato consenso di critica e di pubblico. Crudo e drammatico per i temi affrontati, la pellicola di Kim Ki-duk racconta la storia di uno strozzino che troverà redenzione incontrando la presunta madre.

A «The master» il Leone d'argento
La giuria presieduta dal regista americano Michael Mann ha poi assegnato il Leone d'Argento a «The master»: film che ha fatto discutere per la presunta somiglianza con la storia di Ron Hubbard, fondatore di Scientology.

Delusione per il cinema italiano
Delusione per l'Italia, nessun premio per «Bella addormentata» di Marco Bellocchio, nonostante i 16 minuti di applausi. Solo due riconoscimenti minori, il Premio per il miglior contributo tecnico a «È stato il figlio» di Daniele Ciprì e il Premio Marcello Mastroianni a Fabrizio Falco, come giovane attore emergente, sia nel cast di Bellocchio che di Ciprì.

A «Paradise: faith» premio speciale della Giuria
Al discusso «Paradise: faith» dell'austriaco Ulrich Seidl è stato assegnato il premio speciale della Giuria.

Agli attori di «The master» la coppa Volpi
Philip Seymour Hoffman e Joaquin Phoenix, i protagonisti di «The Master» di Paul Thomas Anderson, hanno vinto la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile.

Premio Marcello Mastroianni a Fabrizio Falco
Premio Marcello Mastroianni a un giovane attore emergente, Fabrizio Falco, che recita in «Bella addormentata» di Marco Bellocchio e in «È stato il figlio» di Ciprì.

Premio miglior sceneggiatura a "Après mai»
Il premio per la migliore sceneggiatura va a Olivier Assayas per il film «Après mai». Il film racconta l'epopea di un gruppo di giovani nel post-Sessantotto. «Lo dedico ai miei giovanissimi attori», ha detto il regista.

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